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Brunetta: NCD, “La solitudine di Alfano”

 

alfano

 

 

“Bettino Craxi diceva che per il vecchio Pci i socialisti erano come il salame: dovevano essere tagliati a fette. I tempi sono apparentemente cambiati, ma quel vecchio vizio non è mutato.

 

Angelino Alfano ha guidato la scissione, pensando di operare per il bene del Paese. Intento nobile, ma non condiviso dai suoi nuovi alleati. Pensava di trovare una sponda nei riformisti – che non hanno mai contato nulla – in quel partito. Ed invece si trova nell’angolo: costretto a bere l’amara medicina dell’impotenza.

 

Eppure gli avvertimenti erano stati chiari. Quando Renzi e Cuperlo spronano Letta ad agire, non lo fanno per governare, con saggezza, il complesso equilibrio sociale italiano, ma per spostarne l’asse: togliere al popolo dei loro avversari e trasferire al proprio. Che non sia un’operazione intelligente è dimostrato dal fatto che queste misure creano incertezza e turbamento. Allarmano la pubblica opinione. Ma quando mai i comunisti hanno governato con il consenso? Lo hanno fatto quando sono stati costretti, ma ora che il leader del centro destra è apparentemente fuori gioco, la voglia di stravincere diventa irresistibile”.