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Brunetta: Banche, “Renzi affronti problema cercando condivisione in Parlamento”

 

 

“Aveva ragione il 30 gennaio a Torino il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e dopo di lui il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), Antonio Patuelli, sulla frettolosa applicazione in Italia del ‘Bail in’, sulla necessaria non retroattività delle norme derivanti dalla direttiva Ue e sui profili di incostituzionalità di queste ultime rispetto all’articolo 47 della nostra Carta, che tutela il risparmio.

Osservazioni così tanto fondate dimostrano che in due anni il governo italiano ha sbagliato tutto. E invece di trastullarsi sulla flessibilità per comprarsi il consenso, Renzi dovrebbe trattare il problema dei problemi: la crisi del sistema bancario, non solo italiano ma europeo.

Il decreto del 22 novembre 2015, con cui si sono ‘salvate’ quattro banche vicine al premier e al governo, è stato una follia, che ha buttato nel panico l’intero nostro sistema. Ben altro si doveva fare.

Il vero tema è contrastare la proposta tedesca di mettere un tetto all’ammontare di titoli del debito pubblico che le banche possono avere nei propri bilanci. È la condizione posta dalla Germania, dopo aver messo al sicuro i propri istituti di credito con soldi pubblici, per procedere con la garanzia unica europea sui depositi bancari.

Perché senza garanzia unica, le nuove norme europee sono destinate a non funzionare e a produrre solo caos, come abbiamo visto in Borsa queste settimane.

Renzi approfitti della discussione che si terrà in Parlamento prima del Consiglio europeo del 18 febbraio per definire una posizione il più possibile unitaria su questo punto e ricevere un mandato bipartisan dalle Camere, partendo proprio dalle giuste osservazioni di Banca d’Italia e Abi.

Se, al contrario, vorrà continuare con il braccio di ferro su temi sbagliati, non solo perderà lui, ma perderanno l’Italia e l’Europa. Noi vogliamo che queste ultime invece vincano. Quanto a Renzi…”.