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SAP. Lo sciopero di Gianni Tonelli è arrivato al 58esimo giorno. Ma ancora non è sufficiente per avere risposte dal Governo

 

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Oggi, alle ore 11, è in programma una conferenza stampa del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) e della delegazione del Cesp, in cui verranno illustrate ai giornalisti le motivazioni che hanno portato numerosi sindacati di polizia europei a dare il loro sostegno allo sciopero della fame di Gianni Tonelli, giunto al 58° giorno di astensione totale dal cibo.

Gianni Tonelli trova solidarietà anche in Europa, dopo il sostegno incassato da i partiti dell’opposizione in Italia. Resta solo il Governo ad alzare un muro (da quasi 2 mesi invalicabile) di indifferenza verso la battaglia del segretario generale del Sap.

 

 

La vicenda è ormai nota. Il Sap, soprattutto (ma non solo) Gianni Tonelli ha denunciato e reso pubbliche le reali condizioni dell’apparato di sicurezza, debilitato da anni di tagli ed abbandono da parte delle Istituzioni.

I tagli operati dal Governo, nell’ultima Legge di Stabilità, hanno riguardato in particolare:

  • 12 milioni e 758 mila euro al fondo straordinario del Personale di Polizia di Stato;

 

  • 87 milioni e 697 mila euro per la lotta alla delinquenza organizzata;

 

  • 317 milioni e 67 mila euro all’Arma dei Carabinieri ed alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza;

 

  • 190 milioni e 343 mila euro alla pianificazione ed al coordinamento delle Forze dell’Ordine, al programma contrasto al crimine, alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica;

 

  • 1 milione e 895 mila euro per spese di funzionamento della Direzione Investigativa Antimafia;

 

  • 138 milioni e 909 mila euro alla prevenzione e soccorso pubblico.

Tagli che hanno reso ancor più insostenibili le pesanti lacune in cui versa l’apparato e le condizioni insostenibili in cui i poliziotti italiani sono costretti a lavorare.

Nel 1992 le risorse per le divise ammontavano a 90 milioni di euro. Oggi le risorse stanziate sono invece di soli 15,8 milioni di euro. E ciò vale per tutti gli altri settori.

Un dirigente sindacale del Sap di Roma è stato sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare per aver mostrato dei caschi da ordine pubblico marci, giubbotti anti proiettile scaduti, armamenti vecchi di 40 anni non idonei agli attuali servizi di Polizia. Il materiale attuale è totalmente inadatto in un’ottima di contrasto degli attuali pericoli (si pensi al terrorismo). Il personale è sempre più vecchio, con una media che rasenta i 50 anni.

Lo stato di degrado colpisce anche le strutture: le pulizie degli Uffici e delle caserme sono insufficienti, per la cancelleria, in media, ogni questura ha a disposizione una cifra ridicola, appena 500 euro all’anno. Le munizioni per addestrarsi in poligono sono difettose e pericolose. I corsi di aggiornamento professionale non sono all’altezza del periodo storico di allarme che viviamo e spesso si limitano a corsi online di poche ore.

Il Dipartimento continua a non inviare uomini sufficienti in vista degli eventi a più alto rischio.

A livello numerico mancano unità, sia nelle questure, sia per la polizia stradale. Mancano migliaia di poliziotti e centinaia di vetture. Si continua a voler dare un’immagine di una Polizia moderna, quando mancano i fondi anche per le necessità più banali.

Il Governo deve ripristinare le necessarie dotazioni finanziarie utili a garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze dei cittadini e alle crescenti situazioni di criminalità, quotidianamente evidenti nel nostro Paese. In queste condizioni il personale della Pubblica Sicurezza è impossibilitato a garantire la sicurezza dei cittadini. E dare un esito positivo alla battaglia di Tonelli che, oramai da troppi giorni, rischia la vita.

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato