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L’ascesa di Marine Le Pen, l’euroscettica di Francia che piace alla gente comune

 

RASSEMBLEMENT DU FRONT NATIONAL AU PALAIS ROYAL

 

 

Rispetto a suo padre Jean Marie, Marine Le Pen ha abbandonato (per ora) l’antisemitismo e il razzismo sfrenato. Il suo Fronte National è stato oggetto di un’operazione di svecchiamento: la leader della destra francese sta mettendo a punto la sua strategia in vista delle elezioni europee della prossima primavera.

Intanto, mentre in tutto il vecchio continente si registra l’avanzata delle forze anti euro, il Fn ha recentemente fatto il pieno di voti alle elezioni locali di Brignoles: un primo test – uno dei tanti – che potrebbe comportare una revisione dell’attuale assetto europeo.

Stando infatti alle ipotesi avanzate dal Financial Times, il 30% del nuovo Parlamento europeo potrebbe essere composto da euroscettici: un fronte compatto intenzionato ad allentare le tenaglie della finanza sovranazionale.

E se il tema dell’immigrazione resta uno dei capisaldi del programma lepeniano, con l’eliminazione di Schengen e la restaurazione dei confini e della sovranità nazionale, è proprio sul rifiuto della moneta unica che Marine Le Pen continua ad insistere, fino a prospettare un ritorno al franco francese. “Abbiamo bisogno di anticipare il crollo dell’euro piuttosto che soffrire il crollo dell’euro”, ha detto.

Del resto, chi non sarebbe d’accordo? In questi ultimi anni, le sinistre al potere in Europa hanno piegato la testa ai diktat della Germania di Angela Merkel, salvo poi, sul piano interno, proporre politiche di segno opposto a quelle della Cancelliera tedesca: un doppiopesismo destinato a generare solo confusione.

Sarà anche per questo che il FN sta guadagnando consensi tra manager, imprenditori, allievi delle grandi scuole e delle università più prestigiose. Ma guai a considerare questo movimento un partito di estrema destra: “Le mie idee – ha spiegato Marine Le Pen – non sono estreme, sono di assoluto buonsenso”, anche perché l’euro “ha ucciso le nostre industrie e soffocato i nostri posti di lavoro”.

Preoccupato dell’avanzata degli euroscettici Martin Schultz, Presidente del Parlamento europeo: “Coloro che vogliono distruggere l’Ue stanno vincendo le elezioni in Europa”. Nel frattempo, Marine Le Pen ha già avviato contatti con Geert Wilders, capo del partito anti immigrazione dei Paesi Bassi, e con il britannico Nigel Farage, cui potrebbero aggiungersi altri esponenti politici euroscettici, in vista del voto di primavera. Che, dalle previsioni, sarà decisivo per il futuro assetto della Vecchia Europa.

 

Angelica Stramazzi

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