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Unimpresa: Banche, “Prestiti aziende -21 mld e sofferenze 197 mld”

 

Meno prestiti alle aziende per 21 miliardi di euro, mentre le famiglie tornano a indebitarsi con le erogazioni delle banche aumentate di 20 miliardi. Negli ultimi 12 mesi i finanziamenti degli istituti al settore privato – rileva Unimpresa – sono sostanzialmente rimasti stabili, calati di un miliardo: lo stock di impieghi a marzo scorso valeva 1.407 miliardi, in calo dello 0,08% rispetto ai 1.408 miliardi di marzo 2015. Il risultato e’ legato alla crescita del credito al consumo salito di 21 miliardi (+35%), alla lieve ripresa dei mutui di 3 miliardi (+0,83%); sul versante delle aziende, l’unica nota positiva e’ quella dei prestiti di medio periodo, cresciuti di oltre 16 miliardi (+12%). Crescono su base annua le sofferenze che ora ammontano a quasi 197 miliardi, aumentate di oltre 7 miliardi in un anno; le sofferenze nette in 12 mesi sono passate da 80 a 83 miliardi. Questi i dati principali del rapporto mensile sul credito del Centro studi di Unimpresa, secondo cui la fetta maggiore di prestiti che non vengono rimborsati regolarmente agli istituti di credito e’ quella delle imprese (139 miliardi), le “rate non pagate” dalle famiglie valgono piu’ di 37 miliardi, mentre quelle delle imprese familiari sono oltre quota 15 miliardi. Superano il tetto dei 4 miliardi, poi, le sofferenze della pubblica amministrazione, delle assicurazioni e di altre istituzioni finanziarie. Complessivamente le sofferenze adesso corrispondono a quasi il 14% dei prestiti bancari, in aumento rispetto al 13% di un anno fa. Alla fine del 2010 le sofferenze ammontavano a 77,8 miliardi: in poco piu’ di cinque anni, quindi, sono piu’ che raddoppiate.

Secondo lo studio dell’associazione, basato su dati della Banca d’Italia, in totale le sofferenze sono passate dai 189,5 miliardi di marzo 2015 ai 196,9 miliardi di marzo 2016 (+3,92%) in aumento di 7,4 miliardi; a gennaio scorso le sofferenze ammontavano a 202,05 miliardi. Nel dettaglio, la quota di crediti deteriorati che fa capo alle imprese e’ salita da 134,9 miliardi a 139,5 (+3,38%) in aumento di 4,5 miliardi. La fetta relativa alle famiglie e’ cresciuta da 35,1 miliardi a 37,3 miliardi (+6,39%) in salita di 2,2 miliardi. Per le imprese familiari c’e’ stato un aumento di 437 milioni da 15,4 miliardi a 15,8 miliardi (+2,83%). Le “altre” sofferenze (pa, onlus, assicurazioni, fondi pensione) sono passate invece da 4,1 a 4,2 miliardi (+4,62%) con 186 milioni in piu’. Le sofferenze nette sono passate da 80,9 miliardi di marzo 2015 a 83,6 miliardi di marzo 2016 in aumento di 2,7 miliardi (+3,37%).