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IL MATTINALE (FI): PASSA IL TRENO DELLE ELZIONI, CARO ALFANO. O TI AGGANCI ORA O ANDRAI DA SOLO

 

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“Renzi si sta caratterizzando come una specie di idrovora a senso alternato. Succhia tutto, se ne gonfia, e poi sputa tutto con disprezzo. Complimenti al Partito democratico che si trova in casa un dittatorello con la lingua a manganello”. Lo scrive “Il Mattinale”, la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati.

 

“Questo è quanto sta facendo con Enrico Letta. Lo avevamo visto incontrarlo, accordarsi, lodarsi, imbrodarsi. Ed oggi gli dice: Letta a cuccia, comando io, il perno del governo è il Partito democratico e il Partito democratico sono io.

 

Ad Alfano dice, come il buana parlava agli schiavi: “Noi 300, tu 30”. Questo è il nuovo politico della sinistra europea al massimo della sua espressività politica, comunicando il sogno delle giovani generazioni. Uno che si gonfia come una rana. Tratta il prossimo liquidandolo con gli slogan. Fatto sta che rottama Letta e asfalta Alfano.

 

Il quale Alfano magari credeva di piacergli, incarnando la “destra repubblicana” (Scalfari dixit) purificata cioè dalle scorie estremiste. E si trova a dover fare i conti con un estremista che ragiona a base di “aut aut come Brunetta” (Fassina). Tanto valeva tenersi l’originale, che se non altro era uno di famiglia. In queste condizioni, con un Renzi che ritiene l’Imu una bandierina di un torneo oratoriano di cui agli italiani non importa nulla, come farà Alfano a mettersi a discutere sul serio di riforma della giustizia? Il sindaco di Firenze sul punto ha già detto che adesso non è proprio il caso. E che lui pensa al bene comune e non alle poltrone (alludeva? Alludeva sì).

 

A non avere più alibi adesso non è la sinistra, è Alfano. Che ci fai lì? Torna a casa Angelino. Ange-Lassie Come-Home. Non ci sono alternative alle elezioni. Nella confusione di oggi, va ridata la parola al popolo sovrano. Ed è inutile elaborare proposte di legge elettorale arzigogolate. Esse mirano solo a far vincere la sinistra e a confermare il regime parlamentarista fallito. Ritorniamo alle urne con il Porcellum purificato dei suoi difetti dalla Consulta.

 

In fretta. Angelino non ti aspetteremo un anno o due. Il treno passa adesso, o agganci il vagone Ncd o mettersi insieme in coalizione sarà poi difficilissimo. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Quanto al presidente Napolitano, con molto rispetto, è ora che si decida a non far coincidere la Costituzione coi suoi privati disegni di maggioranze e di governi. Nella Costituzione c’è scritto che la forma repubblicana è intangibile. Va bene persino il presidenzialismo di fatto, ma qui siamo a una sorta di zarismo postumo e stantìo.

 

L’impeachment chiesto da Grillo sarà un po’ azzardato, ma molto meno immotivato di quello che propose il Partito, dove allora militava Napolitano, contro Cossiga”, conclude “Il Mattinale”.