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LETTERA AGLI ITALIANI (Parodia della famosa “Lettera a Savonarola…)

 

Savonarenzi

 B = BENIGNI R = RENZI GOVERNOZZO = VITELLOZZO

 

 

B: Dammi un foglio!
Renzi prende un foglio di carta con sul retro i conti dell’Ufficio parlamentare di Bilancio.

 

 

B: Ma che mi dai un foglio con dietro i conti dell’Ufficio parlamentare di Bilancio?
R: Ma dietro è bianco, puoi scrivere qua!
B:Devo scrivere agli italiani con dietro i conti dell’Ufficio parlamentare di Bilancio? Imbecille, allora vuoi perdere il referendum!

Renzi gli dà un foglio pulito. Manca la penna. Benigni strappa una penna a un “pennuto” della macelleria dove si trovano, esclamando: “Qui c’è la cartoleria a portata di mano!”.

 

 

R: M’arraccumando, Roberto!
B: Stai tranquillo.
R: Con educazione, non ci dobbiamo far riconoscere…cerchiamo di  farla un po’ anonima.
B: Allora dettala te! Vai!
R: Cari italiani.
B: Prima la data; quanto sarà?
R: Quasi il 2016.
B: Quasi il 2016?
R: Lo sai tu quanto ne avimmo?
B: (pensando alla loro vita “normale”) Che scrivi? Ti arriva una lettera, Roma quasi 2016?
R: Metti, autunno quasi 2016.
B: Mi informo io della data.
R: Allora leva la data.
B: Cari…? Non sono nostri amici…
R: Aspetta un attimo, non scrivere subito. Santissimi italiani…
B: Santissimi…
R: Come siete belli!
B: Santissimi italiani! Quanto ci piacete a noi due! L’esclamativo ce l’avrà?
R: Allora, se non si sa se ci sta l’esclamativo, “scusate la volgarità!”.
B: Scusate la volgarità? E perché?
R: Quelli ogni cosa è peccato! E’ capace, vede il punto esclamativo … cos’è ‘sta cosa;  l’uomo con il puntino sotto, è peccato, noi ci mettiamo con le spalle al sicuro. Scusate le volgarità…
B: Allora  mettiamo una freccia, questo è un esclamativo, non una volgarità!
R: No, no; scusate le volgarità… eventuali.
B: Eventuali?
R: Eventuali! La vuoi scrivere come dico io, o no? Allora quelli dicono, perché hanno scritto le volgarità se non ci sono volgarità? Allora vuol dire che volevano essere volgari e non ci sono riusciti. Volgarità eventuali!
B: Lasciate vivere il Governozzo.
R: Potreste lasciar vivere il Governozzo, se potete?
B: Italiani!
R: Italiani! Mò dobbiamo cercare di spiegare per bene…
B: Italiani!
R: Italiani!
B: Che c’è?
R: Italiani, e che è?
B: Diamoci una calmata!
R: E che è? Qua pare che ogni cosa uno non si può muovere, e questo e quello, pure per te, oh!
B: Oh!
R: Due persone, due personcine, noi siamo due personcine per bene che non farebbero male nemmeno a una mosca…
B: Figuriamoci!
R: Figuriamoci a un popolo come voi!
B: Un gran popolo!
R: Un gran popolo come voi! Anzi…
B: Varrete più di una mosca.
R: Lascia perdere, pare che lo mettiamo in competizione. Anzi, anzi spiega ogni cosa, varrai più di una mosca.
B: Ciao.
R: No, no, qua ci vuole un saluto per bene, da peccatore umile. Noi vi salutiamo con, proprio, non sappiamo nemmeno… scrivi, vi salutiamo con la nostra faccia sotto i vostri piedi, proprio il massimo, senza chiedervi nemmeno di stare fermi, potete muovervi!
B: Cioè, che vuol dire?
R: La faccia sotto i piedi e potete camminare; quelli pensano siamo proprio due umili.
B: Una bellissima immagine, la nostra faccia sotto vostri piedi e potete muovervi quanto vi pare e piace e noi zitti sotto.
R: Scusa il paragone di prima tra la mosca e il popolo, non volevamo minimamente offendervi,  i vostri peccatori di prima con la faccia dove sappiamo.
B: Gli si è detto …
R: Con la faccia dove sappiamo.
B: Sempre zitti.
R: Sempre zitti.

Danilo Stancato

Twitter: @DaniloStancato