Brunetta: Governo, “Letta parla sempre al futuro per nascondere fallimenti”

 

 

“Stupisce sentir parlare il presidente Letta sempre al futuro. Sempre carico di ottime intenzioni, fantasmagorici programmi, buoni propositi. Salvo evitare il riscontro con la realtà dei fatti. Quello che viene annunciato, sempre con molta enfasi, raramente si concretizza. E per nascondere il fallimento si annuncia qualcosa di ancor più grande.

 

Quanto alla Legge di stabilità, per esempio, il presidente del Consiglio non ci dice mai quella che è (probabilmente ne riconosce egli stesso la vuotezza), ma quello che in più si farà con la Spending review (che ancora non esiste) e con le privatizzazioni (di cui è stato presentato in pompa magna un ‘grande’ piano, non ancora tradotto in nulla di concreto).

 

Quanto a Olli Rehn e al suo ‘scetticismo’, caro presidente Letta, i numeri sono numeri. E quelli del debito pubblico italiano, in aumento fino a oltre il 130% del Pil, sono noti a tutti. Sarà anche sgradevole, ma non ci si può inchinare all’Europa quando conviene e non accettarne le critiche quando si esprime contro il governo.

 

I giudizi dell’Ue o valgono sempre o non valgono mai. Se valevano quando la Commissione europea bacchettava Berlusconi, devono valere anche oggi che la Commissione bacchetta Letta-Saccomanni. La politica dei ‘due pesi e due misure’ non funziona, se non con gli smemorati e i poveri di spirito. Presidente Letta, mi ricordo le tue critiche feroci al governo Berlusconi, basate sulle difficoltà dell’Italia di allora con la Commissione europea. Hai cambiato opinione?”.