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UE: BRUNETTA, “SERVE UN NEW DEAL PER RILANCIARE CRESCITA, O SARA’ CATASTROFE”

 
“Siamo di fronte a un momento storico ma dobbiamo percorrere un sentiero molto stretto e difficile. È in gioco non solo la Brexit, ma anche il futuro stesso dell’Unione europea”.
Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo in Aula a Montecitorio dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in vista del Consiglio europeo straordinario sulla Brexit.
“Ho sentito gravità nelle parole del Presidente del Consiglio ma ho ascoltato anche molte voci dissonanti in Europa, a partire da quelle di Juncker, quasi con toni punitivi. Questo non è l’attegiamento giusto, in questo momento storico e in questa fase politica. Non mi rassegno alla catastrofe, all’egoismo, all’arroganza, alla miopia, alle egemonie.
L’Unione europea dopo la Brexit non può essere fattore di ulteriore confuzione e incertezza. E le conclusioni di Roma, delle celebrazioni dei sessant’anni dei Trattati, non sono andate in questa direzione, cioè non hanno rassicurato, non hanno dato certezze, non hanno dato futuro, purtroppo. Nonostante le buone intenzioni di chi ha ospitato quell’evento.
Rischiamo di negare le ragioni per cui l’Europa era nata, ovvero garantire la pace, la solidità democratica ed economica e la solidarietà. L’Italia, in questo momento, ha il compito storico di rilanciare su basi nuove e concrete il sogno europeo dei padri fondatori.
Il rischio di implosione è davanti a noi, tra recessione e populismo. Il rischio di implosione richiede iniziative forti. Torniamo a Maastricht, a quella di Guido Carli, a quella degli obiettivi, della flessibilità, non a quello che è venuto dopo: Fiscal Compact, Six Pack, Two Pack, cioè alla parametrizzazione, anche con strumenti inadeguati dal punto di vista giuridico, dell’impegno della costruzione europea. La Maastricht di Carli era cosa diversa: obiettivi comuni e tendenze per raggiungere quegli obiettivi, non i decimali e il ragionieristico computo degli stessi.
Fiscal Compact, Six Pack, Two Pack hanno squilibrato il sistema europeo in tempo di crisi. Noi dobbiamo stare dalla parte dei cittadini, per questo l’Unione europea ha bisogno di un New Deal, un nuovo patto, un nuovo accordo. Ha bisogno di un Alexander Hamilton, primo ministro del tesoro americano che mutualizzò il debito e costruì gli Stati Uniti d’America, in maniera forte e ineludibile. Ha bisogno di un Franklin Delano Roosevelt per rilanciare la crescita e ricostruire le basi della sua stessa ragione etica ed economica, altrimenti sarà l’implosione e la catastrofe. Che Dio non voglia”, ha concluso Brunetta.