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BRUNETTA: “SI VINCE AL CENTRO E CON CAV LEADER, PROPOSTA LEPENISTA NON ESAUSTIVA”

 

 

Gli applausi di Berlusconi a Macron precludono l’unità del centrodestra? “Ma no, sono sciocchezze”. Eppure Salvini dice che vi dovete scordare l’alleanza con la Lega. “Le alleanze le fanno gli elettori, gli interessi, i momenti storici, non le battute. Il centrodestra unito può vincere le elezioni. Abbiamo dunque il dovere di perseguire l’unità, soprattutto alla luce della lezione francese”.

Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al Quotidiano Nazionale.

Qual è l’insegnamento che viene da Parigi? “Che si vince al centro, non alle estreme”. La sconfitta di Le Pen indebolisce Salvini? “No. Dice a Salvini che questa proposta lepenista non può essere esaustiva. Bisogna trovare una sintesi assieme. Siccome nessun politico fa una battaglia per perdere, la Francia ci spinge a cercare un’intesa su un programma comune”.

E per quanto riguarda la leadership? Salvini può aspirarci? “Perché no? Noi abbiamo detto che sarà leader chi prende più voti. Se il suo partito vince e ha più voti all`interno del centrodestra, sarà lui il premier”. Berlusconi quando pensava a una figura fuori dal teatrino della politica aveva in mente qualcuno tipo Macron? “In realtà lui non ha mai pensato ad un leader non politico. Anzi a dirla tutta ha sempre pensato di essere lui il leader. Del resto, se tra luglio e settembre la Grande chambre gli ridarà l’onore di fatto dichiarando la Severino incostituzionale, chi ferma più un centrodestra guidato da Berlusconi?”.

“Gli ultimi sondaggi dicono che l’unica area potenzialmente sopra il 30% è il centrodestra: i grillini sono sensibilmente sotto il 30% e così il Pd, anche se si presenta assieme a frange di sinistra come il movimento di Pisapia”. E dove si collocherà in Europa il centrodestra? “Forza Italia si collocherà nel Ppe, e la Lega dove è attualmente. Che problema c’è?”. Salvini e Meloni sono d’accordo? “L’accordo sarà quello della coalizione in Italia, seguendo ciascuno le proprie sensibilità politiche. La Lega non è mai stata nel Ppe eppure era al governo con Forza Italia. Detto questo facciamo la tara dai simbolismi di posizionamento che servono solo a tirar su la bandiera e cerchiamo di vincere le elezioni politiche. È un obiettivo troppo importante per essere legato alle battute da qualunque parte esse provengano”, conclude Brunetta.