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Brunetta: Governo, “Da Saccomanni mai una proposta, mai un’idea. Se questi sono i tecnici…”

 

Saccomanni

 

 

“Mentre scriviamo immaginiamo già la risposta. Perché, purtroppo, di smentite (non smentite), di precisazioni e di lettere del ministro Saccomanni ai direttori dei giornali per difendere l’indifendibile in questi mesi ne abbiamo lette tante”. Così Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un editoriale pubblicato da “Il Giornale”.

 

“Tutte uguali. Tutte a sostenere che i dati degli istituti di previsione, Commissione europea inclusa, non rispecchiano ancora i numeri del Mef perché non tengono conto dei mirabolanti effetti della spending review, della dismissione del patrimonio pubblico, del rientro dei capitali dalla Svizzera e dell’effetto positivo sull’economia dei pagamenti dei debiti delle Pa. Per poi aggiungere che con il governo Letta la pressione fiscale in Italia è diminuita di almeno 5,6 miliardi, di cui 4,6 dalla cancellazione dell’Imu prima casa e 1 miliardo dal blocco dell’aumento dell’Iva a luglio 2013”.

 

“Basterebbe già questo per dimostrare come, nei suoi quasi 8 mesi di ministero, Saccomanni abbia fatto ben poco. Spending review e dismissioni del patrimonio pubblico sono, nonostante i proclami, nella mente degli Dei: nulla di concreto. L’idea dell’accordo bilaterale con la Svizzera per il rientro dei capitali illecitamente detenuti da cittadini italiani è presa pari pari dal programma presentato dal Popolo della libertà alle scorse elezioni. L’accelerazione dei pagamenti delle Pa è un’idea Tajani-Brunetta-Capezzone”.

 

“Di chi sia la paternità della cancellazione dell’Imu sulla prima casa (per niente condivisa, tra l’altro, e in tutti i modi ostacolata dal ministro, salvo appropriarsi dei risultati) è noto anche ai sassi. Sull’Iva c’è poco da rivendicare: si è bloccato l’aumento solo per 3 mesi e da ottobre paghiamo tutti l’imposta al 22%. Da parte del ministro Saccomanni mai una proposta, mai un’idea su quello che vuol fare, non una strategia di politica economica. Nulla di tutto ciò”.

 

“Ma non era Saccomanni l’uomo della Provvidenza, l’uomo di Napolitano, l’uomo di Draghi, l’uomo che rassicurava i mercati, l’uomo in grado, con la sua esperienza e la sua credibilità, di rimettere a posto le cose della nostra dissestata finanza pubblica? Se questi sono i tecnici della Provvidenza, forse sarebbe meglio tornare ai politici e alla politica, magari dopo un sano passaggio elettorale”, conclude Brunetta.