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Renzi premia Debora Serracchiani, campionessa della sedia (vuota)

 

Debora-serracchiani.

 

 

 

Debora Serracchiani ce l’ha fatta: ha ottenuto un incarico nella neonata segreteria di Matteo Renzi. Da oggi fino al prossimo futuro, dovrà occuparsi di infrastrutture. Uno scenario impensabile fino ad un anno fa, quando il governatore del Friuli Venezia – Giulia si dichiarava in favore di Bersani. Sempre nello stesso periodo, giudicava le primarie una sterile perdita di tempo, invitando i suoi colleghi di partito ad indirizzare le risorse altrove.

 

Tuttavia, la folgorazione lungo la via di Damasco e la svolta renziana al limite del ridicolo, le hanno fatto guadagnare una poltrona. Che però si aggiunge a quella attuale di governatore di una regione che, visto il suo carattere di autonomia e indipendenza, viene considerata strategica per la ripresa economica del Paese. Fino ad ora però, la ex eurodeputata ha prodotto ben poco in favore di famiglie e imprese, limitandosi a ridurre – se non ad eliminare del tutto – i fondi per le scuole cattoliche e paritarie. Insomma, ha espresso al meglio l’essenza della sinistra al potere: tirare a campare facendo finta di mettere in campo provvedimenti salvifici.

 

Sostenitrice insieme a Pippo Civati della “rottamazione” renziana ancora agli albori, Debora Serracchiani si distanziò dal sindaco di Firenze non molto tempo dopo, preferendo tenere in vita il gruppo dirigente proveniente dal vecchio Pci. Oggi la nuova inquilina della segreteria del Pd si ritrova insieme al neosegretario Renzi a condurre una battaglia ai limiti del parossismo: ad accomunarli solo una poltrona. Che però rimane puntualmente vuota: Renzi a Firenze capita occasionalmente, la Serracchiani beneficia dell’eredità consegnatale dall’ex governatore del Friuli Renzo Tondo. Se questo è il nuovo che avanza …

 

Angelica Stramazzi

TW@AngieStramazzi