Socialize

R. BRUNETTA ospite a ‘L’Aria che tira’ su La7

 

Brunetta L'Aria che tira - La7

 

PER RIVEDERE LA PUNTATA

 

GOVERNO: BRUNETTA, “PER PROSSIMI ANNI ITALIANI PAGHERANNO TASSA DA POPULISMO DI QUESTO ESECUTIVO”

Governo costituito dal diavolo e l’acqua santa? “Da buon laico non amo né il diavolo, né l’acqua santa. Ma se anche il diavolo e l’acqua santa funzionassero bene, perché no. Il problema non è la formula Lega-M5s, in fondo le elezioni hanno dato un risultato complicato e quindi un governo si doveva pur costituire, soprattutto per evitare la sindrome spagnola e tornare a votare ogni 3 mesi. Il problema è che in 110 giorni di Governo abbiamo visto una quantità di disastri inutili: 100 miliardi persi di capitalizzazione di borsa, 100 miliardi di capitali esteri scappati dal nostro Paese, 100 punti di spread sul Portogallo, che prima era come noi se non peggio di noi. La credibilità di questa alleanza è molto bassa e questo ha dato un costo. Senza che questo Governo facesse nulla, abbiamo ricevuto una tassa da populismo che dovranno pagare gli italiani per i prossimi anni”.

Così Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, ospite di Myrta Merlino a ‘L’Aria che tira’ su La7.

 

CENTRODESTRA: BRUNETTA, “INCONTRO BERLUSCONI-SALVINI POSITIVO, QUESTA E’ STRADA GIUSTA PER ITALIA, NOSTRA RICETTA ECONOMICA LA MIGLIORE”

“Io sono quello che più di tutti è determinato sull’idea del centrodestra, anche perché con questi compagni di viaggio abbiamo vinto le elezioni con oltre il 37% dei voti. Sbagliato dire che l’attuale governo sia il risultato uscente dalle elezioni. Questo Esecutivo è nato in un accordo dopo le elezioni. Le due forze politiche che ne fanno parte erano l’una contro l’altra in campagna elettorale, con due programmi antitetici”.

“L’incontro di ieri tra Berlusconi e Salvini è stato interlocutorio, assolutamente positivo dal punto di vista della ripresa del dialogo all’interno del centrodestra. L’incontro di ieri sarà seguito da un altro incontro al quale parteciperà anche la presidente Meloni. Quello che anticipano i giornali sono solo congetture, nell’incontro non si è deciso nulla. Per parte mia, ho lavorato per costruire il centrodestra unito, sono stato il redattore del programma di coalizione per le politiche del 4 marzo. Questa è la strada giusta, perché la nostra ricetta economica, di democrazia e di diritti è la migliore per l’Italia”.

“Avevamo stabilito che chi avesse avuto più voti all’interno della coalizione alle elezioni, sarebbe stato il candidato premier, non il capo del centrodestra. Salvini, non solo non era negli accordi, ma non ha mai voluto fare il leader dello schieramento di centrodestra, composto da 4 partiti, tant’è che ha fatto un’alleanza con i Cinque Stelle da solo. Come già detto, quello di Salvini è stato un tradimento nei confronti degli elettori di centrodestra, certamente, ma anche degli elettori della Lega”.

 

SALVINI: BRUNETTA, “TOTALMENTE D’ACCORDO CON SUA POLITICA IMMIGRAZIONE”

“Sono totalmente d’accordo con Salvini per come sta conducendo la politica dell’immigrazione, sono totalmente d’accordo con lui sul suo diverbio con il ministro degli Esteri lussemburghese Jean Asselborn. Non è di certo quello il pulpito da cui fare prediche, poiché è ministro degli Esteri di un Paese incline all’accoglienza di capitali in cerca di una tassazione più bassa. Il consenso che il Governo ha attualmente è tutto dovuto alle politiche migratorie di Salvini, e non sul resto”.

“Al di là dell’impatto mediatico del diverbio con il ministro lussemburghese, ho cercato di analizzare il merito. E nel merito ha ragione Salvini: basare una strategia di lungo periodo sulla sostituzione della bassa natalità interna con l’immigrazione esterna è un errore drammatico, dal punto di vista economico, sociale e geopolitico. Non è un equilibrio per la crescita quello della sostituzione, poiché impoverisce i Paesi di origine e produce nei Paesi di destinazione più costi che benefici”.

“Le migrazioni buone, e lo dico strettamente in misura tecnico-economica, sono quelle domandate dal Paese di destinazione. La migrazione da offerta, invece, quella per cui la gente scappa dal Paese di origine e arriva comunque nei Paesi di destinazione che la subiscono, fa male ai Paesi di origine, che si depauperano, ma anche ai Paesi di destinazione, che ne vedono solo un costo. Per cui quando Boeri afferma che questa migrazione ci pagherà le pensioni, dice la più grande stupidaggine del mondo”.