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DEF. Il mio intervento a Commissioni Bilancio riunite Camera e Senato durante l’audizione del Ministro dell’Economia Giovanni Tria

 

AUDIZIONE TRIA RB

 

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MANOVRA: BRUNETTA A TRIA, “INVITI I DUE VICEPREMIER ALLA ‘MUTUA E PROFICUA COLLABORAZIONE’, NE VA DELLA CREDIBILITA’ NOSTRO PAESE E DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA”

“Le dichiarazioni di ieri dei due vicepremier Di Maio e Salvini, azionisti di maggioranza che regge il suo Governo, signor Ministro, stanno desertificando le authorities di controllo istituzionale del nostro Paese. Se è vero che chi governa ha il compito e diritto di dare indirizzo alla politica economica, è anche vero, però, che voi governate per conto non solo della vostra maggioranza, ma degli interessi dell’intero Paese. E le authorities di controllo, come la Corte dei Conti e la magistratura contabile, sono la garanzia che il Governo governi nell’interesse del Paese, e non solo nell’interesse della maggioranza. Quando Lei, signor Ministro, ha rilievi critici negativi dalla Corte dei Conti, dalla Banca d’Italia, dall’Upb, dall’Unione europea e soprattutto dai mercati, come fa, non tanto Lei, e questo glielo riconosco, ad accettare che nella sua maggioranza c’è chi insulta queste authorities e non tiene conto dei mercati? In che modo noi andremo alla discussione della Legge di Bilancio? Ci arriviamo con questa lacerazione? Con questo Governo contro tutti?”.

Così Renato Brunetta, deputato e responsabile del dipartimento di politica economica di Forza Italia, intervenendo in Sala del Mappamondo a Montecitorio durante l’audizione sul Def del ministro dell’Economia Giovanni Tria, a Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato.

“Nel frattempo, mentre è in corso questo conflitto, c’è qualcuno che non sta fermo. Sono gli investitori, i risparmiatori, i fondi di investimento italiani ed esteri, che giudicheranno dello stato della nostra democrazia parlamentare, dello stato della ‘mutua e proficua collaborazione nel processo di valutazione dell’imminente Legge di Bilancio’, queste le Sue parole. Se, come è evidente, gli investitori, i risparmiatori e gli operatori di questo complesso gioco democratico e di mercato, non vedranno questa ‘mutua e proficua collaborazione’, daranno il loro giudizio. Giudizio, come direbbe Hirschman, con ‘voice’ e con ‘exit’ e, cioè, protestando e uscendo”.

“Siamo noi ad avere bisogno dei mercati, signor Ministro, come Lei ben sa, e non i mercati ad avere bisogno di noi. Per questa ragione La prego, inviti alla ‘mutua e proficua collaborazione’ i due vicepresidenti del Consiglio, perché ne va della credibilità del nostro Paese, che vuol dire la vita stessa della nostra economia e, mi consenta di dirLe, anche della nostra democrazia”.