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MANOVRA: BRUNETTA, “TUTTA DA RISCRIVERE, ALTRIMENTI ARRIVO DELLA PROCEDURA INFRAZIONE, COMMISSARIAMENTO NOSTRA POLITICA ECONOMICA E TROIKA IN ITALIA”

 

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“L’Italia è sotto procedura di infrazione per questa manovra. Noi di Forza Italia proponiamo di riscriverla ma chi chiede la totale riscrittura al Governo Conte è, soprattutto, l’Unione Europea. È questo lo stato dell’arte”.

Lo ha detto Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, nella conferenza stampa di presentazione, a Montecitorio, degli emendamenti di Forza Italia alla manovra economica del Governo Conte.

“Da italiano mi dico che è un bene che si sia aperto il dialogo con l’Europa, perché una procedura di infrazione vorrebbe dire commissariamento della nostra politica economica e arrivo immediato della Troika in Italia, per ottemperare alla regola del deficit e del debito. La Commissione Europea, ed è bene saperlo, non sta chiedendo la limatura del rapporto deficit/Pil, come invece propone il Governo, ma la completa riscrittura della manovra e un nuovo Draft Budgetary Plan. Difficile a realizzarsi in poco tempo, ma non impossibile, se solo ci fosse la volontà politica del Governo Conte-Salvini-Di Maio”.

“Leggo però oggi una dichiarazione del vicepremier Matteo Salvini “Nessun nuovo documento a Ue. Finchè non passa dal Parlamento la manovra non esiste” equivocando, l’amico Matteo, il fatto che l’Europa avvalla o meno non le leggi già approvate, ma le leggi presentate, in ingresso al Parlamento. Anche perché la Commissione Europea non ha rapporti con i Parlamenti, bensì con gli Esecutivi degli Stati membri. Se è vero quello che dice Salvini, vale a dire nessun nuovo documento da parte dell’Esecutivo italiano, dobbiamo prendere atto che la procedura di infrazione è ineluttabile, che non si può procedere per emendamenti, e che quindi l’Italia, già dal prossimo gennaio, è commissariata. Il tutto per che cosa? Per un piatto di lenticchie di pessima qualità, per realizzare 14-15 miliardi di euro di spesa corrente, reddito di cittadinanza e quota 100 per le pensioni, che non fa crescita e sviluppo, con l’obiettivo di andare contro le regole europee del debito e del deficit”.

“È questa la manovra del popolo? Assolutamente no. Questa è la manovra contro il popolo, che ci porta dritti dritti in recessione già dal prossimo trimestre. L’eredità che il 2018 lascerà al 2019 sarà ampiamente negativa portandoci, molto verosimilmente, ad un tasso di crescita del Pil nel 2019 più vicino allo 0,5% che all’1%. Altro che 1,5% di crescita come indicato dal Governo!”.

 

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