ECOTASSA: BRUNETTA, “DA MASOCHISTI APPLICARLA IN UN MOMENTO CONGIUNTURALE ECONOMICO RECESSIVO”
“Salvini ha ragione che l’ecotassa non passerà. Non tanto per ragioni tecnologiche, ma perchè questa tassa è in controtempo rispetto a quello che sta succedendo in Italia. Il nostro Paese è in recessione. Al Governo sono dei masochisti, perché non tengono minimamente conto di quello che sta succedendo nell’economia dell’Eurozona. Sembrano vivere in una bolla: prescindono dalla realtà, ma la realtà ha la testa dura”.
Lo ha detto Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, ospite di Bruno Vespa a ‘Porta a Porta’.
MANOVRA: BRUNETTA, “DESTINARE I 15-16 MLD EURO IN PIÙ INVESTIMENTI E RIDUZIONE PRESSIONE FISCALE”
“Questo Governo ha ipotizzato un tasso di crescita per l’anno prossimo dell’1,5% del Pil. Tutte le previsioni ci dicono che questo valore andrà ben al di sotto dell’1%. Io dico personalmente 0,5-0.8%. Se non si fa nulla, o se si fanno le cose sbagliate, questo è il destino: recessione. Di fronte ad una recessione, occorrono manovre anticicliche: spendere, ma spendere bene. O facendo investimenti, o riducendo la pressione fiscale, esattamente il contrario di quello che sta facendo il Governo con il reddito di cittadinanza e con quota 100 per le pensioni. Correggere i conti, come ci chiede l’Europa, prevederebbe una manovra prociclica, accentuando la recessione. Bisogna, invece, prendere i 15-16 miliardi di euro previsti per il finanziamento del reddito di cittadinanza e quota 100 e impiegarli tutti sugli investimenti o per la riduzione della pressione fiscale. Solo così si contrasta la recessione e si riesce, forse, a farsi dire di sì dall’Europa”.
MANOVRA: BRUNETTA, “IN PARLAMENTO CLIMA CAOTICO, DOMANI DAREMO UNA FIDUCIA AL QUADRATO”
“In Parlamento stiamo vivendo in queste ore una situazione caotica. Domani voteremo la fiducia sulla fiducia, vale a dire dovremo dare la fiducia ad un provvedimento di cui non conosciamo i contenuti: una fiducia al quadrato. Il 19 dicembre prossimo sarà il d-Day: ci sarà la raccomandazione della Commissione Europea all’Italia e se nulla cambia, verrà formalizzata la procedura di infrazione. L’Europa ci chiede un segnale: il Governo riscriva totalmente la manovra prima che sia troppo tardi”.