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IL MIO INTERVENTO IN AULA – In risposta all’informativa urgente del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, sui dati ISTAT relativi alle stime di crescita del PIL nel quarto trimestre 2018

 

RENATO Camera dei deputati

 

PER RIVEDERE
IL MIO INTERVENTO

 

CAMERA: BRUNETTA A TRIA, “OCCORRE UNA OPERAZIONE VERITÀ: BASTA FARCI DEL MALE, BASTA FUGHE DALLA REALTÀ”

“Caro ministro, caro Giovanni, penso che sia necessaria un’operazione verità, e parto da pochissimi fatti. L’Italia, con lo 0,2% di crescita prevista dalla Commissione europea per il 2019, è ultima in Europa. La causa, dice la Commissione europea, è un rallentamento, peggiore del previsto, nel 2018, dovuto ad un’incertezza della policy globale, ma soprattutto della policy domestica, e ad una prospettiva di investimenti molto meno favorevole di quanto ci si aspettava.

La crescita (si fa per dire) è soggetta all’alta incertezza che ha condizionato la politica economica del nostro Paese e questa incertezza ha deteriorato il sentiment delle famiglie e delle imprese. L’incertezza, che è certamente un costo, è il prodotto di questo Governo, del suo Governo, caro Ministro.

Dice l’Europa che il rischio della recessione è prolungato: non esattamente quello che Lei, signor ministro, ci ha appena detto. Abbiamo il dovere di un’operazione verità: basta mettere la testa sotto la sabbia, basta fughe dalla realtà.

Come è possibile che, ad opera dei due vicepremier, si metta in discussione l’ISTAT, definendolo come ente che tarocca i dati? Che dati ci hai fornito tu, signor ministro? Quelli dell’ISTAT, ovviamente. Questa è l’operazione verità che ti chiedo. Basta con l’autolesionismo. L’Italia, con questo Governo, si facendo del male, con la propaganda e con le banali illusioni, con la negazione della realtà, delle statistiche, con la negazione delle istituzioni internazionali.

I costi della perdita di credibilità e di reputazione per il nostro Paese sono enormi, e non tanto perché vuole realizzare delle folli politiche economiche, ma perché nega la realtà. Quando Di Maio è uscito dal balcone con il 2,4% era fuori come un balcone, fuori dalla realtà!

Dopo questi dati, purtroppo, arriveranno i giudizi da parte delle agenzie di rating, e ci saranno i downgrading legati agli outlook, per quanto riguarda il nostro debito sovrano. Basta una tacca o due e noi saremo considerati “spazzatura”, con conseguente fuga dei capitali da parte degli investitori internazionali”.

 

CAMERA: BRUNETTA A TRIA, “CHE FAI SE PREVARRÀ LA LINEA ‘NO TAV’? TI DIMETTI?”

“Il reddito di cittadinanza, così come la quota 100, è un imbroglio recessivo che, a detta di tutti gli analisti e della Commissione europea, non produrrà nessun effetto di crescita e nessun effetto sul reddito, anzi inquinerà il mercato del lavoro, producendo lavoro nero, spiazzamento e disaffezione.

Così come esistono criticità sulla questione ‘No Tav’. Hai detto, alla fine del tuo intervento: infrastrutture. Forse tu sai che è in corso un dibattito quasi mortale per il tuo Governo, sul Sì Tav e No Tav. Si sta giocando la vita e la sopravvivenza del Governo su questo punto. Ma sono 6-7 mesi che tutti i cantieri, piccoli, medi e grandi, sono bloccati attorno a questo dibattito e che le infrastrutture non sono ripartite e per questo appesantiscono e limitano le potenzialità di crescita del nostro Paese. Che fai, signor Ministro, se prevarrà, come penso e come temo, la linea ‘No Tav’? Che fai, ti dimetti? Siccome hai perfettamente ragione nel dire che le infrastrutture, il loro sblocco, e la realizzazione della Tav, sono l’unica speranza di crescita per questo nostro Paese, che fai se passerà, come pare, il No Tav, sulla base di una fasulla analisi costi-benefici? Ti dimetti?”.

Lo ha detto Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, intervenendo in Aula a Montecitorio in risposta all’informativa urgente del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, sui dati ISTAT relativi alle stime di crescita del PIL nel quarto trimestre 2018.

 

CAMERA: BRUNETTA A TRIA, “QUESTO È UN GOVERNO DI LADRI DI FUTURO, MESSO ALL’ANGOLO DALLE SUE STESSE FOLLIE”

“Mentre il Governo è una maionese impazzita, in Europa stanno decidendo senza di noi, contro di noi. Come sulle banche, come sul Piano Schäuble, che vorrà mettere un tetto ai titoli di Stato posseduti dalle banche con questo portandoci al collasso, sia sul mercato finanziario, sia nel settore bancario. E questo Governo assente, messo in un angolo dalle sue stesse follie. Per questo io dico che siete un Governo di ladri di futuro”.