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AUTONOMIA: BRUNETTA, “SOLO L’APPLICAZIONE INSIEME DI FEDERALISMO FISCALE E REGIONALISMO DIFFERENZIATO GARANTISCE L’UNITÀ NAZIONALE”

 

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PER RIVEDERE
IL MIO INTERVENTO IN AULA

 

“Al bravo collega Cristian Invernizzi, presidente della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale, suggerirei di andarsi a rileggere la riforma sul federalismo fiscale del 2009 (Governo Berlusconi, Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti, Ministro per le riforme Roberto Calderoli), riforma fondamentale, con i suoi decreti legislativi negli anni successivi, che è alla base della logica del federalismo fiscale e che noi di Forza Italia vogliamo che sia abbinata alla riforma del regionalismo differenziato, perché mette insieme l’autonomia del regionalismo differenziato (posizione di Forza Italia) con la responsabilità della perequazione sui fabbisogni e sui costi standard. In Italia si può mantenere l’unità nazionale solo se si mettono insieme federalismo fiscale, perequazioni sui fabbisogni e sui costi standard con l’autonomia differenziata”.

Lo ha dichiarato Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia, intervenendo in Aula a Montecitorio.

“Sarebbe bene che il presidente della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale Invernizzi si andasse a rivedere l’insieme di queste due riforme, proprio perché altrimenti l’Italia rischia di spaccarsi: se attua unicamente l’autonomia e rischia di non dare una spinta propulsiva di crescita e se, assieme all’autonomia prevista dal regionalismo differenziato, non mette insieme le fondamentali opzioni della perequazione sui fabbisogni e costi standard”.

“Ricordo ancora che la Legge sull’autonomia del Veneto è proposta di Forza Italia, poiché la Lega allora viaggiava leggermente sulla secessione, laddove invece Forza Italia viaggiava, in senso riformatore, sull’autonomia differenziata. Diamo a Cesare, e cioè a Forza Italia e Berlusconi, quel che è di Forza Italia e lasciamo alla Lega le dovute riflessioni sull’attuale momento di difficoltà nel suo rapporto con il M5s, che sembra bloccare qualsiasi cosa, non avendo certamente una visione di crescita e di sviluppo per il nostro Paese”.