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BERLUSCONI. La telefonata ai giovani di Catania

 

 

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BERLUSCONI: NON MI ARRENDO E NON TRADISCO FIDUCIA ITALIANI

“Io non mi arrendo, non diserto il campo di battaglia, non tradisco la fiducia che in quasi vent’anni mi hanno dato milioni e milioni di italiani. Entro il prossimo mese di gennaio sarò a Catania. Faremo una passeggiata per caricare i tanti giovani e per convincere gli indecisi ed ottenere la maggioranza perché senza questa il nostro Paese é ingovernabile”.

 

BERLUSCONI: VOGLIAMO MAGGIORANZA ASSOLUTA, NO LARGHE INTESE

“Se noi non riusciremo ad avere la maggioranza ci troveremo nella situazione che per dare un governo al Paese bisognerà ricorrere ancora alle larghe intese. Immaginate il Pd al nostro fianco dopo quello che é successo? Immaginate noi al fianco del Pd?”.

 

BERLUSCONI: SE PD E M5S SI ACCORDANO É NOSTRA ROVINA

“Se il Pd trovasse un accordo con il M5S sarebbe la nostra rovina e la rovina del Paese. Per evitare questa minaccia  abbiamo il dovere di  convincere tutti gli indecisi e gli elettori del M5S e a tenere in caldo i nostri, per ottenere la maggioranza assoluta nel Paese”.

 

BERLUSCONI: ITALIA INGOVERNABILE, SOLO DIVIETI DA ISTITUZIONI

“Il nostro Paese oggi è ingovernabile perché le nostre istituzioni, quelle che ci dà la Carta costituzionale, sono fatte non per decidere ma per vietare. E questo é vero dal 1948 ad oggi”.

 

BERLUSCONI: FI PARTITO DELLA GENTE, VENITE A DARMI UNA MANO

“Noi dobbiamo crederci, dobbiamo partecipare all’organizzazione di questa nuova Forza Italia, che sto tentando di fare con l’apporto di tanti giovani e di persone che arrivano dal mondo dell’impresa, dell’università e del lavoro.  Quello che vogliamo realizzare dev’essere il partito della gente, affidandoci a protagonisti nuovi che sentono il dovere di fare qualcosa per il nostro Paese, per costruirci un futuro di benessere e libertà per noi e per i nostri figli. Venite a darmi una mano. Ho bisogno di voi”.

 

BERLUSCONI: QUI NONOSTANTE SINISTRA E BRACCIO GIUDIZIARIO

“Il nostro Paese rischia seriamente di precipitare nel caos sotto gli effetti della crisi economica oltre a quella della credibilità della politica. C’é anche la rivolta dei forconi, che non è qualcosa da prendere sotto gamba, è un sintomo grave di una crisi vera con ragioni profonde. Mentre tutto questo succede la sinistra e il suo braccio giudiziario sono riusciti, rendendomi incandidabile, ad escludermi dal Parlamento. Hanno portato a termine il loro piano di quasi vent’anni: eliminare dalla competizione politica l’ostacolo che per vent’anni si é frapposto tra loro e la conquista definitiva del potere. Io però sono ancora qui e non tradisco la fiducia che mi hanno dato in questi vent’anni gli italiani, fiducia che mi hanno dato al fine primario di non vedersi tenere sotto il maglio spietato di un regime comunista e giustizialista”.

 

 

SILVIO BERLUSCONI

22 dicembre 2013

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 23 dicembre 2013″