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TRUFFATI BANCHE: BRUNETTA A TRIA, “IL RISCHIO È CHE I RISPARMIATORI SIANO TRUFFATI UNA SECONDA VOLTA, SERVE PIÙ TRASPARENZA”

 

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“Nel mese di dicembre, signor Ministro, Le avevo chiesto se fosse consapevole del carteggio tra la Commissione Europea e il suo direttore generale al Tesoro Rivera circa le valutazioni dell’Unione sui truffati dalle banche. Lei, personalmente, mi disse di no. Successivamente questa polemica è continuata, abbiamo chiesto l’accesso agli atti di questo carteggio e non ci è stato consentito. Con numerosi interventi e interrogazioni parlamentari, abbiamo chiesto chiarezza su questo punto. L’unica cosa positiva è che Lei, nonostante abbia negato anche con il sottoscritto un conflitto con la Commissione Europea, ha tenuto duro sul ‘todos caballeros’ che le forze di maggioranza volevano per il ristoro dei truffati. Adesso pare che nel fantomatico decreto Crescita ci sia una norma che modifica i commi della Legge di Bilancio, che facevano riferimento al ‘todos caballeros’ per il ristoro dei truffati, il che dà ragione nuovamente a chi, in Parlamento (Brunetta-Zanettin), chiedeva conto di tutto questo e dà ragione anche a Lei, che si è opposto al ‘todos caballeros’. Però mi consenta di dire che questa non è una bella pagina di relazioni tra Governo e Parlamento, perché è stato negato l’oggetto delle nostre due ripetute richieste, non sono stati pagati ovviamente i truffati, è stata data la colpa a Lei, che non ne aveva, e che giustamente non firmava. Sarebbe stata sufficiente un po’ più di trasparenza, signor Ministro, dicendo che quelle clausole contenute nella Legge di Bilancio, che Lei ha firmato e che la maggioranza e il Parlamento hanno votato, erano inapplicabili in quanto illegittime. Perché questo non è stato detto? Perché non ce lo dice oggi pubblicamente? Non vorrei che i truffati fossero truffati una seconda volta”.

Lo ha dichiarato Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, durante l’audizione del ministro Tria in Commissioni Bilancio congiunte al Senato in occasione dell’esame del DEF.

 

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IN AUDIZIONE DEL MINISTRO TRIA