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Brunetta: Rai, “Dopo parole Cardani la tivù di stato si adegui a norme trasparenza”

 

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“In tema di pubblicazione dei compensi di dipendenti e collaboratori Rai, la Relazione annuale 2013 dell’Agcom, presentata in Parlamento lo scorso luglio parla chiaro e afferma, senza ombra di dubbio o di interpretazione, che la tivù di Stato è inadempiente.

 

Nella relazione infatti, si richiama l’articolo 27 comma 7 del Contratto di Servizio 2010-2012, tutt’ora vigente, che recita: ‘La Rai pubblica sul proprio sito web gli stipendi lordi percepiti dai dipendenti e collaboratori nonché informazioni, anche tramite il mezzo televisivo, eventualmente con un rinvio allo stesso sito web nei titoli di coda, e radiofonico, sui costi della programmazione di servizio pubblico’.

 

A tutt’oggi questa disposizione non trova applicazione da parte della Rai.

 

L’audizione del presidente dell’AgCom, Angelo Marcello Cardani, su questo punto è stata illuminante e ha messo a tacere quanti sostengono che la Rai rispetti le regole: siamo di fronte a una realtà, purtroppo, ben diversa.

 

Mi auguro che le parole di Cardani non siano sottoposte a strumentalizzazioni e interpretazioni di parte, ma che invece siano utili affinché la Rai, in vista della definizione del prossimo contratto di servizio, si adegui alla normativa, pubblicando on line i singoli compensi di dirigenti, collaboratori, consulenti e conduttori, e non solo i meri dati aggregati, come previsto dalla bozza di contratto di servizio all’esame della Commissione di Vigilanza Rai”.