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IL MIO INTERVENTO IN AULA – in risposta all’informativa del ministro Tria in merito all’eventuale avvio di una procedura d’infrazione per disavanzi eccessivi nei confronti dell’Italia

 

BRUNETTA montecitorio

PER RIVEDERE IL MIO
INTERVENTO IN AULA

 

UE: BRUNETTA A TRIA, “DA LEI CI ASPETTAVAMO UNA OPERAZIONE VERITÀ: LEI E CONTE AVETE MANDATO PIENO PER TRATTARE CON LA COMMISSIONE UE?”

“Signor Presidente, signor ministro Tria. “Attenzione a sfidare la Commissione Europea sulla procedura di infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta davvero, farà male all’Italia. Non è tanto e solo una questione di multa. Ci assoggetterà a controlli e verifiche per anni. Con il risultato di compromettere la nostra sovranità in campo economico: una bella eterogenesi dei fini, per questo governo che è geloso custode dell’interesse nazionale. Senza considerare che potrebbero essere messi a rischio i risparmi degli italiani”. Come forse Lei sa, signor ministro, questa non è una affermazione del suo amico e collega, professor Brunetta, ma è l’incipit dell’intervista del presidente del Consiglio Conte di ieri al Corriere della Sera”.

Lo ha dichiarato Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in Aula a Montecitorio, durante l’informativa urgente del ministro Tria in merito all’eventuale avvio di una procedura d’infrazione per disavanzi eccessivi nei confronti dell’Italia.

“In questi stessi minuti, al Comitato economico e finanziario a Bruxelles, il suo direttore generale Rivera sta discutendo degli stessi argomenti che Lei ci ha proposto oggi questo pomeriggio. Molto probabilmente il testo che spiegherà Rivera sarà molto simile a quello che Lei ci ha letto oggi qui in Aula. Ma quello è un Comitato economico e finanziario di sherpa, qui, signor Ministro, siamo in Parlamento. Noi volevamo da Lei non una relazione tecnica da sherpa, quasi che si fosse scambiato il discorso con Rivera, noi volevamo qui da Lei una risposta politica, un’operazione verità. Il presidente del Consiglio Conte e Lei, signor ministro, avete mandato pieno per trattare con la Commissione Europea nei prossimi giorni? Questo ci deve dire! Si farà sin da subito la manovra correttiva, non solo quella dei 2 miliardi di euro, che è già legge, ma quella che è scritta a pag. 18 dell’allegato sul debito che Lei ha inviato in Europa, nel quale si dice che tutti i risparmi derivanti da reddito di cittadinanza e quota 100, verranno riutilizzati a riduzione del deficit? Lei e Conte avete questo mandato? Perché sennò attenzione a sfidare la Commissione Europea sulla procedura di infrazione per debito eccessivo. Se viene aperta per davvero, e in questi minuti si decide il via libera per l’Ecofin di luglio, sarà gravissimo per il nostro Paese. Si metteranno a repentaglio i risparmi degli italiani”.

 

UE: BRUNETTA A TRIA, “IL PARLAMENTO SIA CON LEI E CON IL GOVERNO ITALIANO PER SOTTERRARE L’ASCIA DI GUERRA NEI CONFRONTI DELL’EUROPA, NON ABBIAMO BISOGNO DI UN ENNESIMO CONFLITTO CON L’UE”

“Io posso anche apprezzare le tecnicalità che Lei ci ha spiegato oggi, ma questo non è più il merito della questione. L’Italia è isolata, ha perso qualsiasi credibilità a livello europeo ed internazionale. Il nostro Paese è l’ultima ruota del carro e ultimo per crescita economica (il dato Istat della produzione industriale di ieri ce lo sta a certificare). Questa Italia non ha nessuna interlocuzione con la Commissione Europea, con quella attuale e ancora di più non l’avrà con la prossima che si delineerà”.

“Ministro Tria, Lei ha mandato per trattare secondo scienza e coscienza e secondo il bene del Paese, con la Commissione Europea, dicendo che farà subito la manovra correttiva, come da legge? Ha mandato per spiegare come saranno neutralizzate le clausole Iva, che sono già legge dello Stato? E Lei ha mandato per dire che è una bufala la Flat Tax finanziata in deficit da 30 miliardi di euro del ministro dell’Interno Matteo Salvini? Lei ha mandato per dire tutto questo? Altrimenti lo dica chiaramente: è aperta la crisi di Governo. Non c’è più un Governo in questo Paese, perché se il suo presidente del Consiglio, il suo ministro dell’Economia, molto probabilmente il suo ministro degli Esteri, per non citare il Colle più alto, hanno una posizione nei confronti dell’Europa, e se i due azionisti di maggioranza ne hanno un’altra, evidentemente bisogna prenderne atto e aprire la crisi di Governo. Non è quello che io voglio e non è quello che vuole il mio gruppo parlamentare. Noi vogliamo che questo Parlamento sia con Lei e con il Governo italiano per sotterrare l’ascia di guerra nei confronti dell’Europa. Non abbiamo bisogno di un ennesimo conflitto con l’Unione Europea, perché siamo sotto tiro dei mercati finanziari, e non possiamo permettercelo per il bene del nostro Paese”.