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R. BRUNETTA (Intervista a ‘Italia Oggi’): “Governi locali motore del tipico”

 

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BRUNETTA: GOVERNI LOCALI MOTORE DEL TIPICO

 

“I governi locali motore della cultura enogastronomica italiana. Le scuole incubatore di eccellenza”: raggiunto da Italia Oggi, Renato Brunetta, primo firmatario della proposta di legge bipartisan sulla valorizzazione del patrimonio enogastronomico italiano, spiega così il senso dell’iniziativa parlamentare.

 

A sentirla, questa proposta ha un cuore.

È un bellissimo investimento culturale. Non è di parte, fa bene al Paese. Alla sua cultura. Alle scuole. Abbiamo iniziato le audizioni in commissione Agricoltura alla Camera.

 

Chi avete sentito?

Organizzazioni agricole, le città del vino e dell’olio, le Res Tipica promosse dall’Anci, Symbola. E presto arriveranno gli altri.

 

Si riconoscono a livello istituzionale le Città del vino e dell’olio.

Perché la strada migliore per valorizzare i prodotti tipici passa dai governi locali. E c’è un motivo: le eccellenze sono un’attrazione, sono luoghi e città e comuni. Dobbiamo unire l’universale dell’eccellenza – ad esempio, la cipolla rossa di Tropea – al governo locale, che ne diventa il soggetto promotore. Così la cipolla diventa il simbolo di quella comunità.

 

A cosa puntate?

Proponiamo la valorizzazione di tutti questi simboli. Attenzione: le eccellenze non sono solo quelle riconosciute a livello europeo, le dop e igp; sono anche quelle che non hanno una scala tale da arrivare a quel riconoscimento. Come le Res Tipica. Ogni regione ha un elenco di queste eccellenze non codificate a livello Ue, che sono ricchezza. È la messa a sistema delle eccellenze. A fini economici, turistici, alimentari, culturali.

 

Dopo il riconoscimento a patrimonio immateriale Unesco, finalmente un provvedimento sulla Dieta Mediterranea.

Deve diventare struttura enogastronomica negli istituti. Farei anche una trasmissione dedicata alla Dieta Mediterranea; tutte le domeniche e tutte le settimane. Nessuna ne sa nulla. Eppure è tutta salute e tutta economia.

 

La proposta prevede già un modo per finanziare le misure previste. Stabilmente.

Speriamo di non avere obiezioni dalla Ragioneria dello Stato. Ci vogliono un po’ di risorse ben spese e collocate. Vede, questa legge punta a produrre una valanga di segnali culturali. È un upgrade per 60 milioni di italiani nell’approccio a vino, cibo, qualità. Sappiamo tutti sui giocatori di calcio, non sul cibo che mangiamo.

 

Tempi per l’approvazione?

In commissione prima della sessione estiva. Poi in aula tra settembre e ottobre, prima della sessione di bilancio. Quindi, in Senato entro l’anno. È una strategia win-win. Per tutti.