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LA MIA INTERVISTA A RADIO CUSANO CAMPUS

 

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GOVERNO, BRUNETTA: MENO CONSENSO POPOLARE, MA CON UN PARLAMENTO CENTRALE “MI SENTO PIÙ TUTELATO…”

 

Roma, 5 set. (askanews) – “Con la caduta del governo Salvini-Di Maio lo spread è diminuito di oltre 100 punti base, vuol dire che c’era qualcosa che non andava, quando parlavano Bagnai e Borghi si vedeva. Speriamo che la stagione del populismo da spiaggia sia finito”.

Lo ha detto Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, intervistato a Radio Cusano Campus.

“Adesso forse il governo ha meno consenso popolare, ma il Parlamento è tornato centrale. In una Repubblica parlamentare mi sento più tutelato dalla centralità del Parlamento, rispetto al Papeete Beach e dall’inno di Mameli suonato tra un mojito e l’altro”, ha aggiunto.

“Gualtieri? Ne parlano bene come all’Europarlamento, cosa utile per rompere l’isolamento in cui l’Italia era precipitata col precedente governo. La nomina a commissario europeo di una persona seria come Gentiloni speriamo ci consenta di dialogare alla pari con i maggiori Paesi dell’Ue. Ora ci sono al governo tre partiti che le elezioni del 4 marzo le avevano perse, mentre all’opposizione ci sono tutti i partiti che le elezioni le avevano vinte. È un bel paradosso e di questo dobbiamo ringraziare l’amico Salvini che ha fatto un auto-golpe. In quella crisi c’era la possibilità di rifare una coalizione di centrodestra, mentre Salvini fino all’ultimo ha offerto a Di Maio la leadership, preferendo i 5 Stelle al centrodestra”.

“La manovra annunciata da Salvini? Era pura propaganda, avrebbe significato uscire dall’Euro. È una balla colossale. Una manovra di 50 miliardi porterebbe alle stelle il deficit e lo spread a salire oltre i 500 punti base e faremmo la fine della Grecia. Basta con la propaganda, costruiamo un centrodestra di matrice liberale, democratica, europea, se non c’è questa volontà auguri agli amici Salvini e Meloni, ma questa prospettiva lascerà al governo le sinistre del PD e dei grillini nei prossimi 20 anni”, ha concluso.