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Il mio intervento in Aula: mozione unitaria su Venezia – “OPERAZIONE VERITÀ E TRASPARENZA: TESTARE, COLLAUDARE, ATTIVARE, MA DA SUBITO, NON NELLA OPACITÀ. DIAMO UN MESSAGGIO UNITARIO AL PAESE”

 

BRUNETTA montecitorio

“Il problema è evidente. Il problema non è solo specifico di Venezia, la sua specialità, il Mose. Il problema siamo noi, la nostra cultura, le nostre istituzioni, la nostra classe dirigente, la politica, il mai risolto rapporto tra pubblico e privato. La nostra incapacità di perseguire il bene comune, privilegiando invece egoismi, miopie e ideologismi. Incapacità di decisione, comportamenti cooperativi, demandando spesso ad una burocrazia autoreferenziale, senza cuore e senza intelligenza, perfettamente funzionale alle classi dirigenti irresponsabili. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: un Paese allo sbando, di tutti contro tutti, egoista, feroce, che non conta più nulla a livello internazionale. Un Paese che non sa più rispondere alle sfide della storia e della modernità. Un Paese destinato ad implodere come comunità, come democrazia”.

Lo ha detto Renato Brunetta, deputato veneziano di Forza Italia, in dichiarazione di voto sulla mozione unitaria inerente le iniziative a favore di Venezia alla luce dei recenti eventi alluvionali.

“Oggi, invece, abbiamo un elemento di speranza. Abbiamo lavorato tutti insieme ad una mozione unitaria, mettendo da parte ognuno di noi le proprie specificità, trovando invece la forza di stare insieme, di dare un messaggio unitario al nostro Paese. E quindi che fare? Dare un segnale di inversione di tendenza su Mose, su Alitalia, su Ilva, sulle infrastrutture tutte. Dare una risposta da subito alla domanda della gente, dei veneziani, dei commercianti, degli artigiani. Occorrono, per questo, un’operazione trasparenza e un’operazione verità: testare, collaudare, attivare, ma da subito, non nella opacità. Attorno a questo obiettivo, devono essere da subito realizzate e finanziate le opere conseguenti. Occorre l’impegno di tutta la comunità nazionale affinchè l’opera del Mose entri in funzione da subito, in ragione delle maree ordinarie che ci saranno nei prossimi mesi, per mostrare alla gente quello che si è fatto, come si sono spesi i soldi e perché.

Insomma, bisogna mettere un punto di fine a questa eterna procedura di progettazione e realizzazione che ha preso troppi decenni della nostra vita. Da questo punto in poi, solo ordinaria e straordinaria manutenzione per tutelare i centri abitati. Diamo questo segnale forte al Paese, ai veneziani e alla comunità internazionale. Un segno che l’Italia può cambiare cultura, se lo vuole. Devo ringraziare il Governo per aver dato parere favorevole ad una mozione unitaria; devo ringraziare i tanti giovani di Venezia, che hanno dato una mano e che sono i veri angeli che danno una lezione di altruismo; devo, infine, ringraziare il sindaco Luigi Brugnaro e il presidente Luca Zaia e la classe politica tutta, che ha dato in questo momento un grande esempio. Vogliamo una città forte, un Mose in funzione e a questa città forte e a questo Mose l’Italia tutta deve assicurare la propria vicinanza, il proprio appoggio e la propria volontà di realizzazione”.

 

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