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CORONAVIRUS: BRUNETTA, “SERVONO DA SUBITO 100 MILIARDI PER AFFRONTARE LA CRISI” (Intervista a Radio Cusano Campus)

 

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“Il governo ci ascolti, mettiamo 75 miliardi oltre ai 25 già stanziati. Siamo maggioranza nel Paese, ci devono ascoltare se vogliono unità”.

È quanto chiede Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, in un’intervista a Radio Cusano Campus.

“Abbiamo offerto la nostra piena collaborazione al governo. Siamo disposti a votare tutti i provvedimenti predisposti dal governo durante la crisi ma ad una condizione: che ci ascoltino e che i provvedimenti siano condivisi. Noi come centrodestra rappresentiamo, dal punto di vista parlamentare, il 45% del Paese. Se si andasse a votare domani saremmo maggioranza. Abbiamo diritto sia formale sia morale di fare sentire la voce della maggioranza del Paese. Pretendiamo che i provvedimenti, se la maggioranza vuole il nostro voto, ci ascolti”.

“Bisogna avere il coraggio di decidere insieme. Se il governo pensa di essere autosufficiente noi faremo le nostre proposte alla gente e poi liberi in Parlamento di votare le nostre proposte. Ho fatto anche una proposta tecnica, fare due relatori, uno per la maggioranza e uno per l’opposizione, per avere ancora più coesione. Così ci sarebbe la garanzia che le proposte siano condivise. È la proposta che ho fatto ufficialmente. Il ministro per i rapporti D’Incà si è preso tempo. Gualtieri se ne intende di doppi relatori, in Europa è sempre così. Abbiamo anche chiesto che si voti il prima possibile un nuovo scostamento, la quantità definitiva da mettere a disposizione della crisi, oltre ai 25 miliardi. Ho detto 75 miliardi per fare 100. Gualtieri non ha detto di no. Il governo si sta orientando per una cifra ridotta”.

In Europa “Conte sta lavorando bene. Ha fatto bene a non firmare ed attendere due settimane per rinnovare una proposta. Il Paese deve essere tutto unito per far sentire la voce dell’Italia. Voglio che l’Europa usi tutti i suoi bazooka: Bce, Bei, Omt e Fondo Salva Stati. Non possiamo continuare a vedere questa Europa egoistica che ripristina questa distinzione tra cicale e formiche. L’Olanda, gentile paradiso fiscale, non può criticare gli altri. Io amo l’Olanda, ho studiato lì ma non può dare delle lezioni a nessuno, e neanche la Germania. Siamo tutti sulla stessa barca. Il nostro Continente è colpito da una crisi simmetrica e chi sta male non è per propria colpa ma per una pandemia. Usiamo queste due settimane per salvare l’Europa, non solo l’Italia”.