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Brunetta: Governo, “Ecco le proposte Pdl per chiudere 2013 entro 3% Deficit/Pil e per la Legge di Stabilità”

 

economia

 

“Nell’ambito dell’incontro di ieri con il presidente del Consiglio, Enrico Letta, i capigruppo del Popolo della Libertà di Camera e Senato, Renato Brunetta e Renato Schifani, hanno presentato al capo del governo le loro proposte di copertura per chiudere entro la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil i conti del 2013, considerando che resta da finanziare l’eliminazione della seconda rata dell’Imu sulle prime case e sui terreni e fabbricati agricoli; la cassa integrazione in deroga, la social card e le missioni militari, per un totale di circa 4 miliardi. E le proposte del PdL per la Legge di stabilità che il governo dovrà varare entro il prossimo martedì 15 ottobre.

 

Con riferimento al primo punto, i capigruppo hanno fornito al governo proposte di copertura per 12,1 miliardi di euro. L’esecutivo, pertanto, potrà scegliere di reperire i circa 4 miliardi necessari per chiudere i conti del 2013 nel rispetto dei parametri europei tra le seguenti opzioni:

– Rivalutazione delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia (4 miliardi);

– Rivalutazione cespiti strumentali delle imprese (1 miliardo);

– Anticipazione al 2013 del versamento di accise dovute dalle imprese a gennaio 2014 (1,5 miliardi);

– Rinvio spese di investimento programmate per il 2013 (1 miliardo);

– Vendita di immobili una tantum (1 miliardo anticipato da Cassa Depositi e Prestiti);

– Vendita di partecipazioni azionarie (1 miliardo anticipato da Cassa Depositi e Prestiti);

– Saldo pagamenti debiti delle PP.AA.: anticipo al 2013 non solo dei 7 miliardi già inclusi nel decreto Imu, ma di tutti i 20 miliardi inizialmente previsti per il 2014 (differenza di gettito da utilizzare come copertura: 2,6 miliardi).

Inoltre, se i 10 miliardi di debiti della PA per spese in conto capitale che comportano un aumento di 0,5 punti del rapporto deficit/PIL nel 2013 non sono stati già tutti erogati, basterebbe sostituirne 2 con pagamenti di spese di parte corrente, che non hanno effetti sul deficit, piuttosto che di spese in conto capitale, e avremmo centrato l’obiettivo del 3%, senza correre il rischio di sforare per un misero decimale.

 

Con riferimento alla Legge di Stabilità, le linee guida suggerite dal PdL al governo sono:

– Spending review, per 5-16 miliardi all’anno;

– Attacco al debito, per 16 miliardi (un punto di PIL) all’anno;

– Costituzione e cessione di società per le concessioni demaniali, per 5-10 miliardi all’anno;

– Accordo fiscale con la Svizzera, che può produrre un gettito di 10-20 miliardi una tantum, più 2 miliardi all’anno a regime;

– Service tax, mantenendo fuori dal perimetro di tassazione la prima casa;

– Revisione della struttura delle aliquote IVA, qualificando l’attuale gettito e aumentandolo grazie alla lotta all’evasione;

– Revisione delle Tax expenditures, per 5-7 miliardi all’anno (poco più del 2,5% del totale delle agevolazioni, pari a circa 254 miliardi);

– Grande progetto per la ristrutturazione ed eventuale costruzione di nuovi impianti e complessi sportivi multi-funzionali;

– Riduzione del cuneo fiscale, per 5 miliardi nel 2014; 10 miliardi nel 2015 e 15 miliardi nel 2016, a partire dall’eliminazione della componente “lavoro” dalla base imponibile Irap;

– Grande piano di assicurazione della casa contro i rischi delle catastrofi naturali;

– Rilancio e sviluppo della filiera del turismo, in una visione integrata;

– Maxi-piano di garanzie per la ripresa del credito a famiglie e imprese;

– Liberalizzazione e privatizzazione delle Public utilities, per 5-10 miliardi all’anno;

– Attuazione dei provvedimenti relativi alla sburocratizzazione, decertificazione e informatizzazione della PA;

– Grande piano per il riscatto delle case popolari da parte degli inquilini;

– Realizzazione di un sistema di sicurezza integrato, attraverso l’uso delle nuove tecnologie informatiche;

– Operazione produttività e riorganizzazione degli ammortizzatori sociali sul modello tedesco

;

– Attuazione dei Fondi per la riduzione della pressione fiscale su famiglie, imprese e lavoratori già previsti dalla Legge di stabilità 2013-2015, approvata lo scorso anno.

 

In parallelo alle proposte sulla Legge di stabilità, il Pdl ha sottolineato al presidente del consiglio l’urgenza di predisporre i decreti legislativi dei attuazione della Delega fiscale in corso di approvazione in Parlamento; la prosecuzione del piano di pagamenti dei debiti della PA, anche con l’ausilio di Cassa Depositi e Prestiti, per un totale finale che arrivi a 90 miliardi di euro nel 2014; la piena ricapitalizzazione del sistema bancario, anche come derivante dalla rivalutazione del capitale della Banca d’Italia”.