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CORONAVIRUS: BRUNETTA, “OK PROPOSTA SELLA MA LO STATO DEVE RISARCIRE LE IMPRESE”

 

adnkronos

 

LA MIA DICHIARAZIONE ALL’ADNKRONOS

 

‘Bene ogni liquidità possibile insieme al risarcimento dei danni, altrimenti il rischio è la sovietizzazione del mondo produttivo’

 

Roma, 2 mag. (Adnkronos) – “Va bene tutta la liquidità del mondo, soprattutto se a tassi bassi e a lunghissima restituzione, ma il problema è un altro: le imprese vanno risarcite, perchè non hanno chiuso per propria volontà. Grandi medie e piccole aziende hanno chiuso perchè obbligate dallo Stato ai fini di salute pubblica. Quindi, hanno subito perdite di fatturato e di guadagno e rischiano di chiudere definitivamente”.

Renato BRUNETTA, deputato di Forza Italia e responsabile economico del partito, commenta così all’Adnkronos la proposta lanciata dal presidente dei Cavalieri del lavoro, Maurizio Sella, di un prestito ‘Lavoro e sviluppo’ con scadenza a 30 o 50 anni a tassi bassi, intorno al 2%, per rimettere in moto il Paese colpito dall’emergenza Covid-19.

“Ne deriva che lo Stato deve certamente pensare alla liquidità, ma la liquidità è un indebitamento che non migliora i conti economici. In questa fase sono le imprese a essere creditrici dello Stato e non viceversa. In caso contrario, se cioè dovesse passare la linea prefigurata dal governo, in cambio di questi prestiti o delle relative garanzie dello Stato – vedi il decreto liquidità – ci sarebbe la sovietizzazione del mondo produttivo italiano. Quasi come uno strozzino, che prima presta soldi ad una impresa colpita da una disgrazia, tipo un terremoto o un incendio, e poi se la pappa…”.

“Lo Stato deve risarcire, perchè le imprese si sono sostituite alla sanità pubblica, per il bene di tutti. Quindi, quello che serve e che è essenziale in questo momento, non è tanto il monte prestiti, quanto la ricostituzione del capitale perduto. E non come vorrebbe fare il governo, entrando surrettiziamente nell’equity delle imprese. Ecco, le cose dal punto di vista dei fondamentali dell’economia stanno in questi termini”.

“Lo ribadisco: benissimo tutte le liquidità possibili, aggiuntive però al risarcimento che il mondo delle imprese deve avere in ragione del fatto che hanno chiuso non perchè incapaci o perchè il mercato ha fallito, ma perchè sono state obbligate a farlo per il bene di tutti”.