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2014 “DE CHE?”. Governo delle minoranze e delle mezze porzioni è inutile e dannoso. Angelino e le ciambelle

 

ALFANO

Governo Letta? C’è ancora? Pare di sì, e purtroppo grava come un macigno sulle spalle degli italiani in forma di tasse crescenti e marchette incombenti.

 

 

Inutile spiegare ancora perché sarebbe il caso che il premier e il suo vice prendessero atto della continua manifestazione di sfiducia che il loro azionista di maggioranza, con sadismo centellinato, dedica loro colpendo ora quel viceministro poi il ministro.  Peraltro non ce ne sarebbe bisogno. Un governo che combina un pasticcio perfetto come quello che ha avuto per protagonisti i ministri Carrozza e Saccomanni si è dato la sfiducia da solo. Il problema che oramai Letta e Alfano sono i soli ad avere fiducia nel proprio futuro. In maniera diremmo temeraria procedono inciampando e rovesciando vasi preziosi, il più delicato dei quali è la speranza degli italiani, ma a loro interessa la propria di speranziella: durare.

 

Non tutte le ciambelle – è vero – riescono col buco. Ma nemmeno una vi è riuscita di ciambella. La ragione di questi fiaschi sistematici  non è solo l’incompetenza sesquipedale di alcuni ministri, ma l’evidenza a voi stessi di non avere più una missione positiva, esauritasi con il tradimento delle larghe intese. Per questo il massimo che riuscite a pensare è la fine del 2014. Non esiste in Costituzione. Ma non ce ne sono le premesse né morali né politiche per il procedere con questo governo di mezza maggioranza e di mezze porzioni.  Neanche per un mese.

Non ha nessun senso cercare di allestire un programma che duri fino al 2014. Direbbero a Roma: 2014 “de che?”.  Con chi? Con un capo del Pd che denuncia ogni giorno le vostre “figuracce”? Di certo l’Italia ha bisogno di un governo intero, che abbia lo stesso respiro del popolo italiano e possa indicargli una speranza, non la minestra fredda e insipida di una stabilità inerte. Abbiamo bisogno di un’energia da stato nascente, non di un governo che cerca di tirare in là la propria morte annunciata.

 Firenze, Matteo Renzi ed Enrico Letta a Palazzo Vecchio

Letta si lamenta e sostiene di non volere essere commissariato da Renzi. A parte che il vero commissario d’Italia si chiama Napolitano, in realtà è il medesimo Letta ad aver indebitamente commissariato la nostra democrazia, basandosi su una maggioranza fatta di minoranze, per giunta espresse da un Parlamento eletto da una legge incostituzionale. Alfano porta i tuoi del Ncd negli antichi confini. Lo dice l’etica, lo impone l’intelligenza. La ciambella di salvataggio dell’Italia (e del Ncd) è Forza Italia, è Silvio Berlusconi.

 

 

PER APPROFONDIMENTI, CONSULTA: “IL MATTINALE – 09 gennaio 2014″