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IL MIO INTERVENTO IN AULA (Informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio Europeo del 18-19 giugno 2020)

 

BRUNETTA montecitorio

 

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UE: BRUNETTA A CONTE, “SIAMO DI FRONTE AD UN GRAVISSIMO ALLARME DEMOCRATICO, L’ESECUTIVO CON L’INFORMATIVA SCAPPA DAL PARLAMENTO PERCHÉ DEBOLE AL SUO INTERNO E INCAPACE DI DIALOGARE CON LE OPPOSIZIONI”

“Ho due sentimenti quest’oggi. Uno di umana comprensione per Lei, presidente Conte, per la gestione della più grave crisi imprevista dal dopoguerra ad oggi; l’altro è di gravissimo allarme democratico. Derubricando il suo passaggio parlamentare a semplice informativa urgente, senza documenti, senza voto, ha di fatto violato le prerogative delle Camere. E tutto questo semplicemente perché Lei, presidente Conte, non ha una maggioranza sulla decisione più importante nel nostro rapporto con l’Europa, sul pacchetto europeo. L’Esecutivo è debole, incapace di dialogare con il resto del Parlamento, nonostante i moniti del presidente Mattarella: condivisione, dialogo, coesione nazionale. E con un Esecutivo debole, tutto rivolto al proprio interno, vince la cattiva burocrazia e viene emarginato il Parlamento. È questo l’allarme democratico. Lei sta qui alla Camera due ore, poi altre due ore al Senato e sta a Villa Pamphili 10 giorni. Le pare possibile?”.

Così Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, intervenendo in Aula a seguito dell’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio Europeo del 18-19 giugno.

“E allora si capiscono i DPCM, i decreti legge, le mozioni di fiducia, le task force innumerevoli, perché tutto questo serve per parlare d’altro e non venire in Parlamento. Abbiamo già votato, come opposizione di centrodestra, 80 miliardi di euro di discostamento, con il nostro contributo, Le abbiamo dato le risorse affinchè il suo Governo potesse fare politica economica per il Paese. In cambio di cosa? Di nulla, nonostante le migliaia di emendamenti presentati, nonostante i moniti del presidente della Repubblica, nonostante la disponibilità più volte manifestata. Il Paese non ha ottenuto la coesione che si aspettava, Lei non è stato in grado di venire in Parlamento e fare sintesi”.

 

UE: BRUNETTA A CONTE, “SUBITO UN PIANO NAZIONALE DELLE RIFORME CONDIVISO CON LE OPPOSIZIONI E ANTICIPO DELLA LEGGE DI BILANCIO IN ESTATE, TORNIAMO AD ESSERE CREDIBILI IN EUROPA”

“Quando Lei, presidente del Consiglio, ha detto che a settembre ci sarà un Piano, Le dico che il Paese non può più aspettare. Occorre ora un Piano Nazionale delle Riforme, che dovevate presentare già ad Aprile insieme al DEF, su cui avete avuto la deroga parziale dall’Unione Europea, ma che adesso diventa lo strumento per dialogare con l’Europa, per la nostra credibilità nei confronti dei mercati, ma soprattutto degli italiani. Quali riforme vuole fare? Settembre è troppo tardi, il Paese non ce la fa”.

Così Renato Brunetta, deputato e responsabile economico di Forza Italia, intervenendo in Aula a seguito dell’informativa urgente del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio Europeo del 18-19 giugno.

“Subito un Piano Nazionale delle Riforme in Parlamento, non a Villa Pamphili, da costruire insieme, maggioranza e opposizione. Questo è il più grande segnale di coesione: la riforma della giustizia, la riforma fiscale, gli appalti, la riforma della burocrazia, la semplificazione. Di questo ha bisogno il Paese. E assieme al Piano Nazionale delle Riforme anticipi la Legge di Bilancio entro l’estate, perché l’Europa non si accontenta di un Piano, vuole atti formali e credibili e l’unico atto credibile che abbiamo a disposizione si chiama Legge di Bilancio. E a correlare la Legge di Bilancio ci sono i collegati (per attuare le riforme) e le deleghe. In questa maniera, Lei a settembre non avrà un Piano, di cui non si conoscono i contenuti, ma una Legge di Bilancio per attuare davvero il “front-loading” di cui l’Italia ha bisogno, vale a dire caricare su quest’anno tutte le munizioni necessarie per gestire al meglio il 2021. E solo a queste condizioni Lei può chiedere al centrodestra di votare un terzo discostamento necessario. E presentarsi in Europa, questo sì, senza scappare con le informative, ma presentarsi in Europa non con una risoluzione, ma con una Legge di Bilancio e un Piano delle Riforme condivisi da tutti, dal Paese.

Il Paese ha bisogno di verità, di chiarezza e di trasparenza, non di passerelle, non di veline di Casalino, non di Istituto Luce che manda in tutte le reti le stesse immagini. Il Paese ha bisogno della democrazia parlamentare e di una vera condivisione”.