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LA MIA INTERVISTA A RADIO RADICALE – Ecco perchè diciamo “No” al prossimo scostamento di bilancio

 

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GOVERNO: BRUNETTA, “NEL SUO CAOS E CON LA SUA ARROGANZA SBATTE SOLO PORTE IN FACCIA ALL’OPPOSIZIONE”

 

“Il Governo è nel caos, la maggioranza pure, i suoi comportamenti sono di buoni a nulla, ma capaci di tutto. Al contrario, l’opposizione, da almeno tre mesi, ha dimostrato un enorme senso di responsabilità, votando i due scostamenti di bilancio per un totale di 80 miliardi di euro, che sono stati alla base, in termini di risorse finanziarie, dei tre decreti che il Governo ha emanato (Cura Italia, Liquidità, e Rilancio)”.

“L’atteggiamento del Governo, su questi tre decreti, è stato certamente di totale chiusura nei confronti dell’opposizione, che pure quelle risorse per finanziarli le ha votate. Ma non solo. Pensiamo al tema della giustizia: ieri su una riforma, per decreto, pasticciata, caotica e giustizialista delle intercettazioni ancora porte in faccia all’opposizione. Pensiamo anche al tema della separazione delle carriere. Pare che la maggioranza stia tentando di formulare emendamenti soppressivi rispetto ad un disegno di legge che abbiamo voluto noi come opposizione, ma che ha voluto anche un vasto movimento di opinione con la raccolta di firme per un disegno di legge di iniziativa popolare. Un atteggiamento di una arroganza inaudita”.

 

BRUNETTA: “IL GOVERNO È FIGLIO DI UN KAMASUTRA PARLAMENTARE DOPO IL PAPEETE, NON È MAGGIORANZA POLITICA NEL PAESE”

 

“Doveva, il Governo, portare il Piano Nazionale delle Riforme in Parlamento insieme al Def. E non l’ha fatto e se ne sono perse le tracce. Il presidente della Repubblica aveva chiesto condivisione e coesione sui provvedimenti da prendere per contrastare la crisi pandemica; l’Europa chiede, ovviamente, condivisione e che il Paese sia unito nella sua strategia per uscire dalla crisi, e cosa fa la maggioranza? Si riunisce solo al proprio interno, decide di spartirsi e dividersi le risorse (gli 80 miliardi dei primi 2 discostamenti e i probabili 20 di un terzo discostamento), senza tessere alcun dialogo con l’opposizione. Avevamo chiesto ad inizio pandemia il doppio relatore (uno di maggioranza e uno di opposizione) per ciascun decreto, neanche a parlarne; avevamo chiesto di condividere il Piano Nazionale delle Riforme; abbiamo chiesto una sessione parlamentare speciale dedicata al pacchetto europeo in vista del prossimo Consiglio europeo del 17-18 luglio; avevamo chiesto di votare il mandato a Conte per i quattro precedenti consigli europei e il Governo ha deciso di usare degli escamotage per non votare, derubricando quei consigli a semplici incontri informali”.

“Un atteggiamento arrogante, di una maggioranza debolissima che, stando agli ultimi conteggi e all’ultimo voto sul discostamento al Senato, i voti non li ha più. È una maggioranza senza maggioranza numerica. Non è neanche maggioranza politica nel Paese”.

 

BRUNETTA: “O IL GOVERNO DECIDE DI COLLABORARE, O IL CENTRODESTRA NON VOTERÀ UN TERZO DISCOSTAMENTO DI BILANCIO”

 

“Se il Governo continua a tirare dritto, senza ascoltare le opposizioni, il terzo scostamento di bilancio (20 miliardi di euro), il centrodestra non lo voterà. Sin dall’inizio avevamo proposto complessivamente uno scostamento di 100 miliardi, da votare tutti e subito per dare un segnale forte al Paese, per fare la moratoria fiscale fino a fine anno, per fare provvedimenti rafforzati circa il fondo perduto da dare a chi aveva dovuto chiudere durante il lockdown. Il Governo ci ha irriso: prima ha detto 3,6 miliardi, poi 15, poi 25 (effettivo primo discostamento), poi ha detto altri 30 e poi sono stati effettivi 55 (secondo discostamento). Adesso arrivano a 100, senza neanche chiederci scusa, senza neanche dirci ‘avevate ragione’ sulla cifra da votare subito per fare quello che in economia si chiama “front loading”, vale a dire caricare tutto e subito, in maniera tale da dare certezze agli operatori economici, alle famiglie e alle imprese”.

“Se il Governo ha la maggioranza se lo voti da sola il terzo discostamento, si voti da sola anche il quarto, come anche la risoluzione al presidente Conte per il prossimo Consiglio europeo. Dimostri, cioè, di essere maggioranza in Parlamento e nel Paese. Noi, ovviamente, crediamo che le cose stiano esattamente all’esatto opposto”.