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R.BRUNETTA (Intervista a ‘la Repubblica’): “Io, a 70 anni, penso solo al bene del Paese. Le bandierine le lascio agli altri. Qui ci giochiamo il futuro”

 

RB La repubblica

 

«Una grande occasione mancata, questo voto sullo scostamento di bilancio, in un momento drammatico. Per il governo, ma anche per il centrodestra. Diciamo per il Paese. Il presidente Mattarella aveva chiesto coesione e condivisione. E invece…».

Perché un`occasione sprecata, onorevole Renato Brunetta?

«Perché il governo ha commesso i suoi errori, ignorando le richieste dell`opposizione. Ma anche noi, dopo aver votato i due precedenti scostamenti da 20 e 55 miliardi senza chiedere nulla, adesso eravamo chiamati a maggior senso di responsabilità».

Forza Italia è stata molto tentata dal sì. Perché alla fine vi siete astenuti?

«I leader del centrodestra si sono riuniti e hanno deciso che dovesse prevalere il valore dell`unità. Del resto sono state presentate delle proposte con una lettera aperta al premier che sono state bellamente ignorate fino all`ultimo dal governo. Io resto convinto che in questa fase o si lavora insieme o tutto diventa un Vietnam».

Avete dovuto assecondare Salvini per non isolarlo?

«Dovevamo stanare Conte e Gualtieri. La lettera al governo è stata tardiva e insufficiente. Bisognava incalzarli e poi votare a favore. Che vuol dire astenersi? Sembra quasi una mancanza di coraggio».

Lei avrebbe votato a favore?

«Nei primi due scostamenti non ci siamo fatti problemi perché lo chiedeva il Paese. Ma lo chiede anche ora. E io mi sento in colpa verso il Paese».

L`opposizione vi sta stretta?

«Le categorie destra-sinistra sono superate. Io metto avanti l`interesse dell`Italia. Noi di Fi abbiamo fatto sempre i donatori di sangue, fedeli al centrodestra. Altri che fanno la morale intransigente lo sono stati meno, dando vita al tragico governo col M5S».

Se a settembre la crisi precipitasse, Fi sarebbe disponibile a dare una mano al governo?

«Io sulla linea della razionalità e del dialogo ci sono. Anche perché, se alla conflittualità imposta dalle regionali si somma quella parlamentare e infine lo scontro sociale frutto della crisi, siamo alla bancarotta».

E quindi?

«A quel punto ognuno farà la propria scelta. Io, a 70 anni, penso solo al bene del Paese. Le bandierine le lascio ad altri. Qui ci giochiamo il futuro».