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CORONAVIRUS: BRUNETTA, ‘SERVE UNITA’ NAZIONALE, COSI’ CONTE NON CE LA FA A SALVARE ITALIA’ (Adnkronos)

 

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‘Serve maximendamento con opposizioni per mettere in sicurezza conti, rischia esercizio provvisorio bilancio’

Roma, 24 ott. (Adnkronos) – “Conte avrà anche la forza di fare un dpcm come quello annunciato con nuove restrizioni anti Covid, ma non ha la forza di predisporre una legge di bilancio in grado di salvare il Paese. Mi viene alla mente il 2011, ai tempi della pandemia dello spread, quando il governo Berlusconi entrò in fibrillazione e si arrivò al famoso maxiemendamento concordato con le opposizioni per mettere in sicurezza i conti pubblici, in presenza della tempesta finanziaria contro l’Italia…”.

Renato BRUNETTA, deputato Fi e responsabile economico del partito, vede nero su futuro politico del governo Conte e su quello finanziario del Paese. L’ex ministro rievoca con l’Adnkronos il novembre di nove anni fa, quando il governo Berlusconi quater fu costretto dalla crisi dello spread a fare un maximendamento per mettere in sicurezza i conti pubblici per poi rassegnare le dimissioni al Colle il 12, lasciando il testimone al tecnico Mario Monti.

“Era il 10 novembre quando fu necessario un maxiemendamento concordato da maggioranza e opposizione. Due giorni dopo Berlusconi si dimise. La storia non si presenta mai ovviamente uguale, ma oggi, difronte alla crisi da pandemia, occorre mettere in sicurezza i conti dello Stato. Servono i quasi 100 miliardi di euro di Sure, Bei e soprattutto del Mes, con parallela adozione del piano Speranza per la sanità, altrimenti il Paese non potrà uscire dall’attuale crisi. Se si adotta questa strategia, non c’è alcun bisogno del ricorso all’esercizio provvisorio di bilancio, che sarebbe tragico, perchè aggiungerebbe tragedia a tragedia… Aggiungerebbe, infatti, il collasso politico ed economico del Paese al collasso sanitario e della nostra credibilita’ a livello internazionale”.

BRUNETTA non ha dubbi: “l’unità nazionale è l’unica strada per le decisioni sulla messa in sicurezza del Paese in tema sanitario ed economico, affermando il principio gia’ da me espresso ieri in una lettera aperta al presidente Conte che ad ogni restrizione prevista dal Dpcm delle attività economiche ai fini della tutela della salute, devono corrispondere adeguati risarcimenti”.