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R.BRUNETTA (Intervista a ‘la Repubblica’): “Da Salvini un’Opa ostile su Forza Italia. Governo Draghi nel 2021”

 

RB La repubblica

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Salvini lancia la proposta di federazione del centrodestra ma non scalda cuori degli alleati. Tanto meno di Forza Italia, nonostante la telefonata di apparente disgelo tra il leader leghista e Silvio Berlusconi dopo il ‘ratto” di tre deputati. «Per uscire dalla crisi serve un governo di tutti, dalla prossima primavera, Draghi potrebbe salvare questo Paese», dice Renato Brunetta.

Come giudica la proposta di una federazione lanciata dal leader del centrodestra Salvini?

«Mi sembra tanto un’Opa ostile. Non è credibile, oppure è egemonica. E chi accetta è collaborazionista, tacciabile di subordinazione alla leadership di Salvini. Che è leader della sola Lega, come ha dimostrato in questi anni, e come tale si è comportato. L’unica leadership europeista, liberale, popolare e garantista è quella di Berlusconi, che mai si sarebbe abbandonato a un endorsement giustizialista a un procuratore della Repubblica (Salvini a Gratteri, ndr). E poi, siamo seri: in Europa potrebbero mai accettare l’eventuale candidatura a premier del centrodestra di chi è alleato con la Le Pen?»

II passaggio alla Lega dl tre vostri deputati non l’avete preso bene, lo ammetta.

«Anche questo, al di là della gravità del fatto in sé, denota la mentalità del capo di quel partito. Del resto è un leader che avrebbe dovuto guidare il centrodestra e non ha voluto, preferendo il governo col 5S e dando loro, che le elezioni le avevano perse, la centralità per l’intera legislatura: tanto nel Conte uno, del quale Salvini era junior partner, quanto nel Conte due, del quale junior partner è il Pd».

Voterete scostamento e legge di Bilancio?

«Calma. Sono due cose diverse. La legge di Bilancio la fa e se la vota il governo, e la farà approvare come sempre a colpi di fiducia. Lo scostamento lo abbiamo già votato in questi mesi due volte su tre. E mi spiace che sul terzo ci siamo astenuti. Questo è il quarto del 2020. E il clima è cambiato».

In che modo?

«Berlusconi, come sempre, vuol far valere il suo senso di responsabilità e metterlo a disposizione del Paese. La coesione e la condivisione alle quali ha fatto appello il presidente Mattarella vogliono dire lavorare insieme per portare il Paese fuori dalla crisi. Occorrerebbe uno scostamento complessivo da 50 miliardi per ridurre le inaccettabili diseguaglianze tra lavoratori autonomi e dipendenti. In ogni caso, in questo momento, come faremmo a non votarlo?».

Con la Lega avete rotto anche sulla norma “salva Mediaset”.

«Un segnale insensato rispetto a una norma di difesa di tutte le aziende italiane, non pro-Mediaset. Che poi, appare anche ingeneroso se si pensa al presenzialismo di Salvini tra Canale5, Rete4 e Italia1: più che fallo di reazione, il suo, Io giudico un fallo di disperazione».

Pensa che Conte reggerà alla crisi economica da Covid?

«Questo non è il governo uscito dalle urne, la maggioranza degli italiani sta col centrodestra. Sia il Conte uno che il due si sono rivelati inadeguati e figli degli inciuci. Se non doveste farcela c’è una sola soluzione per superare la crisi e gestire il Recovery fund».

Quale?

«Un governo di tutti, che dalla prossima primavera azzeri la competizione partitica. Guidato e composto da personalità disposte a non ricandidarsi».

Sembra II ritratto di un governo Draghi.

«Mario Draghi è stato voluto da Berlusconi alla presidenza della Bce e ha salvato l’euro e l’Europa. Una figura straordinaria, che ha tutte le caratteristiche per contribuire a salvare questo Paese. Ma di persone di alto profilo e di buona volontà ce ne sono tante».