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R.BRUNETTA (Intervista a ‘la Stampa’): “Voteremo sì ai nuovi scostamenti di spesa, spero lo facciano anche Meloni e Salvini”

 

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In un`intervista a «La Stampa», Renato Brunetta, responsabile economico di Forza Italia, spiega di essere a favore di un maxi-decreto di aiuti a imprese e partite Iva. L`ex ministro si augura che anche i leader Meloni e Salvini votino sì a queste misure.

Renato Brunetta, già ministro e responsabile economico di Forza Italia, inizia l`intervista senza aspettare la domanda. «Voglio un centrodestra unito, popolare, garantista, liberale. E` sempre stato il mio sogno».

Sembra un`excusatio non petita. Lei è il tessitore del dialogo con il governo. O no?

«Voglio dire a Matteo Salvini che se vuole parlare di centrodestra unito sono il primo a esserne felice. Ma qui occorre partire dalle fondamenta, non dal tetto».

Ovvero?

«Il tetto è la federazione del centrodestra in Parlamento. Le fondamenta sono i programmi e le strategie. Avremmo potuto votare insieme alla presidenza della Commissione europea Ursula Von Der Leyen. A Strasburgo ci siamo invece trovati alleati con i Cinque Stelle. E` con questo spirito che offriamo alla maggioranza le nostre idee per aiutare il Paese ad uscire dalla crisi. Altro che inciucio».

Voterete sì alle nuove autorizzazioni di spesa, è così?

«Come centrodestra lo abbiamo già fatto due volte, ci siamo astenuti la terza e la quarta volta, Forza Italia voterà a favore di nuovo questa settimana. Sono certo che Salvini e Giorgia Meloni avranno lo stesso senso di responsabilità».

Lo farete anche per finanziare a inizio 2021 un nuovo maxi-decreto di aiuti a imprese e partite Iva?

«Quel passaggio sarà decisivo per accompagnarci oltre la pandemia e al Recovery Fund. Vorrei ci fossero a disposizione trenta miliardi».

Dobbiamo finanziare tutto ciò in deficit?

«Bisogna gestire la transizione, nella speranza che nel frattempo arrivino tutti i soldi del fondo Sure dedicato al welfare e magari quelli del Mes. In tutto sono quasi 70 miliardi».

Con questa strategia pensate di convincere i Cinque Stelle?

«Non sono ottimista, ma realista. Penso che questi soldi siano disponibili, e che ci permetterebbero di finanziare le spese straordinarie a tassi quasi zero».

Le faccio l`obiezione di molti: i fondi del Mes possono essere utilizzati per spese legate alla crisi sanitaria.

«Trasporti, scuola, assunzioni di medici e infermieri, nuovi ospedali. Mi sembrano tutte spese coerenti».

Non crede che di questo passo il debito finisca per diventare insostenibile?

«No, se c`è la crescita. Se salvaguardiamo la nostra struttura produttiva, facciamo gli investimenti e tutte le riforme legate a “Next Generation Eu” il problema non ci sarà. Con una crescita del due per cento possiamo generare un avanzo primario del tre, forse del quattro per cento».

Lei è stato ministro della Funzione Pubblica. La vostra apertura al governo nasce dal bisogno di superare l`abisso che in questi mesi si è aperto fra garantiti e non garantiti. Cosa pensa dello sciopero generale per il rinnovo del contratto degli statali?

«Ci sono a disposizione quasi quattro miliardi di euro, non pochi. Se i sindacati accettassero un rinnovo che facesse dello smart working un`opportunità per migliorare la produttività del settore, metterei a disposizione tutte le risorse necessarie. Temo che senza queste precondizioni chi ha la saracinesca abbassata non capirà».

Forza Italia è unita nella strategia di apertura al governo?

«Assolutamente sì. Basta non badare a chi ha fatto le proposte, senza la miopia del copyright».

Ovvero?

«Siccome è il presidente Berlusconi ad aver preso l`iniziativa, non vorrei ingenerasse gelosie».

Voterete anche a favore della legge di Bilancio?

«Quello è un atto del governo».

E i decreti di ristoro per le attività commerciali nelle zone rosse?

«Approvati a colpi di voti di fiducia? Lo escludo».

Questa collaborazione istituzionale può accompagnare l`Italia fino all`elezione del nuovo Capo dello Stato?

«E` l`auspicio che spero non sia solo mio. Prima lo sceglieremo con il massimo consenso possibile, tanto meglio sarà per il Paese».

Lei tifa per un governo Draghi?

«Ho detto che Mario Draghi è una persona di straordinaria capacità e sensibilità, e vorrei che in questa fase fossero coinvolti tutti coloro di cui ha bisogno il Paese».