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SkyTG24

 

RECOVERY: BRUNETTA (FI), PNRR VADA IN PARLAMENTO CON DOPPIO RELATORE
“Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non deve essere solo un ‘patto di maggioranza’. È il Piano dell’Italia. E l’Italia è rappresentata dal Parlamento. Pertanto, se il governo riuscirà ad approvare PNRR, questo dovrà passare necessariamente per il Parlamento, che dovrà fornire le opportune indicazioni, così com’è stato ad ottobre per il precedente documento”.

Lo ha detto a SkyTg24 Economia il deputato di Forza Italia, Renato Brunetta, responsabile economico del partito azzurro.

“Molte delle turbolenze degli ultimi mesi – ha aggiunto – sarebbero state superate se ci fosse stato fin da subito un passaggio parlamentare bipartisan, penso alla Commissione bicamerale di cui tanto si è parlato. Insomma, se ci fosse stata una sponda che avesse sollevato, in parte, il governo di tutta la responsabilità”. “Molte delle considerazioni presenti nel Piano ‘Ciao 2030’ di Italia Viva sono condivisibili – ha continuato Brunetta – ma non possono essere utilizzate come grimaldello per trattative interne alla maggioranza. Stiamo parlando di un qualcosa di essenziale per il Paese. Proprio per questo faccio una proposta: perché il documento non va in Parlamento con un doppio relatore, uno di maggioranza e uno di opposizione, alla pari? Potrebbe essere anche un superamento degli attuali blocchi che ci sono all’interno della maggioranza”.

 

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RECOVERY: BRUNETTA (FI), SENZA RIFORME NIENTE EFFETTI SUL PIL

“I miliardi che arriveranno dall’Europa non solo sono fondi da spendere, ma devono essere necessariamente accompagnati da riforme strutturali. Lo ha stabilito la Commissione europea. Se non ci sono le riforme, rischia di bloccarsi tutto”.

“Per avere un effetto sul PIL superiore alla spesa – ha sottolineato – ci vuole un aumento di efficienza e produttività rispetto agli investimenti che si faranno. E questo dipenderà tutto dalle riforme. Anche per questo, il Parlamento dovrà assumere centralità, perché le riforme non si fanno solo con la maggioranza”.

 

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RECOVERY: BRUNETTA (FI), L’OBIETTIVO DEVE ESSERE LA CRESCITA

“La sostenibilità del debito è legata al tasso di crescita del Paese. Solo se c’è un tasso di crescita del PIL nominale superiore al servizio del debito questo sarà sostenibile. È come andare in bicicletta: se vai a una velocità ottimale per non cadere, resti in sella e vai, se la velocità è inferiore si finisce per terra. Insomma, occorre che ci sia un tasso di crescita sufficiente per far diminuire il rapporto debito-PIL”.

“I 209 miliardi di euro del Recovery – ha continuato – non bastano, servirebbe rivedere tutti i vecchi progetti infrastrutturali già finanziati, che ammontano a 110 miliardi di euro, e aggiungerli. Così come bisognerebbe prevedere progetti, pubblici e privati, in grado di attrarre investimenti tanto dall’estero, quanto dal nostro Paese. Inoltre, l’unità di governance non dovrebbe servire solamente per i nuovi progetti, ma anche per quelli del passato”.

 

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