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STASERA A ‘DRITTO E ROVESCIO’ (Rete 4)

 

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Vaccini: Brunetta, “Partita chiusa bene, tornare alla fiducia nella scienza e nella politica”

La decisione Ema sul vaccino AstraZeneca? “Ne penso tutto il bene possibile. La parola è stata data alla scienza. La scienza ha risposto in maniera seria. Hanno escluso causalità diretta. Hanno detto che ci vuole più informazione. Bene hanno fatto i governi europei a decidere tre giorni di sospensione e affidare tutto all’autorità scientifica europea. La partita si è chiusa bene. E bisogna tornare alla fiducia: fiducia nella scienza e direi anche, per quanto possibile, fiducia nella politica”.

Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio” su Rete 4.

Alla domanda se introdurrebbe l’obbligo del vaccino per i dipendenti pubblici, Brunetta ha risposto: “L’obbligo per nessuno, né per i pubblici né per i privati: io voglio coscienza, consapevolezza. Se mi vaccino produco un bene pubblico per me e per gli altri. Se riesco ad avere l’80-90% di vaccinazioni volontarie, è già un risultato straordinario”.

 

P.A, Brunetta: “Con contratti rinnovati, seri, si riesce ad avere il meglio dal lavoro pubblico”

“Io mi preoccupo di 60 milioni di italiani. Io voglio che abbiamo la migliore scuola, la migliore sanità, la migliore sicurezza. Tutte queste cose gliele dà il lavoro pubblico, quello che il nostro presidente Mattarella ha chiamato ‘il volto della Repubblica'”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, intervistato da Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio” su Rete 4. “I volti della Repubblica: medici, infermieri, poliziotti, insegnanti. Non devono essere considerati dei privilegiati, ma dei cittadini che hanno l’onore di servire il Paese. Per far questo bisogna fare dei contratti: come li hanno rinnovati nel settore privato, così bisogna farli nel settore pubblico. Il Governo precedente aveva stanziato le risorse. Tocca a me rinnovare al meglio questi contratti. Solo con contratti rinnovati, seri, fatti bene, si riesce ad avere il meglio dai medici, dagli infermieri, dagli insegnanti e dai burocrati”.

“Contratti ben fatti vuol dire che ci saranno 107 euro di aumenti medi (grazie alle risorse stanziate dal Governo precedente, ndr) ma che questi soldi saranno dati in cambio di produttività. Produttività vuol dire qualità. Questa qualità la pago per migliorare i servizi a tutti gli italiani”.

“Io non voglio un’Italia spezzata tra garantiti e non garantiti, tra pubblico e privato”, ha continuato il ministro. “Io voglio un’Italia coesa, unita”.

 

Dl sostegni: Brunetta, “32 miliardi non esaustivi, arriveranno altri ristori finché la pandemia non sarà finita”

“Di miliardi ne abbiamo già spesi 140 miliardi, e non sono bastati. Quelli del ‘decreto sostegni’ sono altri 32, sulla base dell’ultimo scostamento approvato a gennaio, e non basteranno”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Paolo Del Debbio a “Dritto e Rovescio” su Rete 4.

“Ci saranno ristori e sostegni ogni mese in ragione del prolungarsi della pandemia. Questo non è l’ultimo treno di ristori e di indennizzi. Ce ne saranno altri. Whatever it takes, come disse Draghi. Tutto quello che serve. Dobbiamo lavorare perché le famiglie e le imprese possano essere sostenute e guardare con speranza al futuro. Dunque non saranno esaustivi questi 32 miliardi. Ad aprile ce ne saranno altri 20, a maggio altri 20, finché la pandemia non sarà finita”.