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Il mio intervento al Forum Ambrosetti “Lo scenario dell’economia e della finanza – Agenda per l’Italia” (XXXII edizione)

 

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“Noi abbiamo di fronte una straordinaria opportunità. Dovuta all’emergenza Covid, certamente, ma dovuta anche come è stata interpretata in sede europea. L’Europa all’inizio ha risposto in maniera lenta e confusa che ma da aprile ha preso le decisioni giuste. Il “momento Hamilton” o il “momento Merkel”, vale a dire la decisione di indebitare l’Europa per consentire all’Europa Recovery e resilienza. È il nostro “momento Hamilton”, dal nome del segretario delle finanze americano del 1780 che portò a consolidare i debiti dei singoli Stati facendo diventare di questo consolidamento il collante che tiene ancora insieme la grande democrazia americana”.

Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel suo intervento alla 32esima edizione dell’evento Ambrosetti “Lo scenario dell’economia e della finanza”. “Il nostro è un “momento” a tempo determinato, ma sono d’accordo con Enrico Letta: occorre andare oltre questa gobba di indebitamento e di strategia comune e farla diventare permanente, Vedremo in quali forme e in quali modi, ma io credo che recovery e resilienza debbano essere la chiave permanente del collante che tiene insieme l’Europa”.

 

LA CONGIUNTURA FELICE


“Noi abbiamo una felicissima congiuntura che deriva dalla tragedia Covid ma che ci porta ad avere un presidente del Consiglio come Mario Draghi, il più grande asset del nostro Paese. Abbiamo di fatto un’unità nazionale, per cui non mi sento all’opposizione di Enrico Letta, ma sono in coalizione con Letta, con la viceministra Castelli e con la Lega, con grande rispetto per chi ha deciso di non starci, ovvero con Giorgia Meloni. È una congiuntura felice perché ci sono i 191 miliardi del NGEU e, ultimo punto, perché l’Italia ha la presidenza di turno del G20. Significa che questa nostra esperienza la potremo anche raccontare e condividere. Abbiamo una grande, grandissima occasione. Forse si potrebbe dire “ora o mai più”. Io ho fatto il ministro 12 anni fa, spesso in solitudine, con i giornali che mi attaccavano perché volevo efficienza, produttività, customer satisfaction. Oggi sento che il clima è cambiato. Il leader del Pd dice che condivide le scelte del mio primo mese di governo. Non mi meraviglio dei sondaggi positive sulle aspettative e sulla fiducia. Anche perché le imprese e i cittadini sentono che siamo a un passo dall’effetto rimbalzo. Vuol dire investimenti, consumi, crescita del reddito e fiducia. Tutto questo non basta se non la accompagniamo con le decisioni giuste. Stiamo riscrivendo il Pnrr: non ho detto nulla in negativo sul vecchio Pnrr, io son partito dal lavoro fatto dai miei predecessori per dire: scrivo qualche altra cosa, ma in continuità. È un fatto di stile: non ricominciare sempre tutto da capo”.

 

ACCESSO


“Sulla Pubblica amministrazione sono ripartito dall’Abcd. A come Accesso. Il reclutamento nella Pubblica amministrazione deve cambiare totalmente: basta carta e penna, basta concorsi ottocenteschi. Prendiamo esempi da tutto il mondo e forse tra 7-10 giorni questo primo pacchetto sul reclutamento arriverà in un decreto che sarà approvato entro la metà di aprile. I primi concorsi potranno già adottare queste forme semplificate, tenersi online ma in luoghi deputati. Voglio dare un segnale che la Pa sta cambiando facendo entrare giovani preparati e qualificati con l’obiettivo non di ripristinare, ma di aumentare il turnover. Le assunzioni di 2.800 tecnici al Sud saranno il primo test.

 

SEMPLIFICAZIONE

 

“B come Buona amministrazione. Sto mettendo insieme tutte le idee elaborate in questi anni: la prima idea sarà la semplificazione della semplificazione. Farò una prima ripulitura della semplificazione che non ha semplificato. È inutile, non serve e non impatta sul sistema una strategia che non abbia come priorità capitale umano e semplificazione coerente. Nei prossimi giorni ci sarà un decreto semplificazioni, in cui sarà ripreso anche il tema della class action”.

 

CAPITALE UMANO E DIGITALIZZAZIONE


“C come capitale umano. Voglio far ripartire la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, punto all’internazionalizzazione e ad avere a capo della Scuola una personalità di livello internazionale. D come digitalizzazione. Se non ci sono i primi tre (accesso, buona amministrazione, capitale umano), non serve a niente. Sto lavorando con il ministro Colao. Due parole chiave: interoperabilità e attraversamento. L’ultimo punto è la governance. Non ci fermiamo ai 5-6 anni. Vogliamo costruire strutture permanenti che vadano dopo di noi. Dovremo attrezzare strutture che continuino in questo processo, che facciano monitoraggio, controllo e intervento qualora i processi non funzionassero”.

 

COESIONE SOCIALE


“Io voglio che i nostri ragazzi tornino in Italia, che i più bravi vincano i concorsi. Per farlo ho bisogno di coesione sociale. Voglio ricordare Ezio Tarantelli, che è stato all’origine dell’accordo del 1984 sulla scala mobile, che è stato ucciso dalle Br e che è stato mio maestro. Nulla di tutto ciò che ho detto si può fare se non c’è un clima adatto. Io, anche nel suo ricordo, cerco di dedicare gli ultimi anni intelligenti della mia vita per fare questo. Fatemi un “in bocca al lupo””.