Socialize

In Conferenza Unificata Stato-Regioni-Anci-Upi per parlare di Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) e di Riforma #Pa

 

conferenza-unificata

 

“Stiamo parlando oggi del nostro Pnrr che vale circa 200 miliardi da spendere in sei anni degli 800 miliardi che l’Ue si presta a emettere in eurobond. Cito Mariastella Gelmini, che lo ha detto in Conferenza Unificata la scorsa settimana: nessuna misura può essere attuata senza la collaborazione di tutti i livelli istituzionali. Ha aggiunto il premier Mario Draghi: le sfide si vincono insieme. Siamo qui oggi a ragionare di come si scrive insieme il Pnrr, ma soprattutto di come si gestisce insieme. O tutti convergono o non se ne esce”.

Lo afferma il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla Conferenza Unificata dedicata al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

“Nella definizione del mio programma ho messo al centro il capitale umano pubblico, che dentro il Pnrr è centrale, dirimente. Parliamo dei volti della Repubblica che hanno salvato il Paese: medici, infermieri, insegnanti, forze dell’ordine, bravi burocrati. È dimostrato che se le nuove tecnologie non impattano su un ambiente organizzativo pubblico fortemente preparato, l’investimento nella digitalizzazione è buttato via. Ho iniziato schematizzando il mio approccio in un Abcd, un nuovo alfabeto per la Pubblica amministrazione: A come accesso, B come buona amministrazione, C come capitale umano e competenze, D come digitalizzazione. Bisogna cambiare nel profondo le regole del reclutamento nella Pubblica amministrazione. Non funzionano, sono troppo lente, non sono in grado di leggere le competenze necessarie e di partecipare a questo sforzo di modernizzazione. Bisogna partire dai nuovi reclutamenti e riqualificare lo ‘stock’ esistente. Voglio togliere i tetti e i lacci, che hanno desertificato il capitale umano pubblico. L’ultimo Dl Covid ha innovato profondamente i meccanismi di reclutamento. Ha eliminato la carta e la penna: non ci saranno più concorsi pubblici con i metodi dell’Ottocento e il processo concorsuale sarà nativamente digitale. Nascerà digitale dalla domanda all’esito finale, con la formazione delle graduatorie”.

 

“Sul punto del reclutamento abbiamo un accordo interistituzionale in Conferenza Unificata, figlio del decreto legge 76/2020, che prevede 1.000 ‘agenti dell’innovazione e dell’efficienza’ da mettere a disposizione dei governi locali per le operazioni complesse che si renderanno necessarie in attuazione dei progetti del Pnrr. Lo conoscete meglio di me. Noi abbiamo non solo la volontà, ma l’obbligo e il dovere di attuare questo accordo: da un lato i 1.000 esperti, dall’altro la semplificazione di 200 colli di bottiglia che l’Agenda per la semplificazione aveva evidenziato e che noi abbiamo individuato per rimuoverli in un decreto legge che dovrebbe essere approvato entro la prima decade di maggio in accompagnamento al Pnrr”.