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Il mio intervento in conferenza stampa di presentazione della costituenda Fondazione “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”

 

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Venezia capitale della sostenibilità, investimenti per 2,5-4 mld. Firmano Brunetta e Franco. In campo Snam, Generali, Eni e atenei

Prende il via con la previsione di un impegno di spesa da 2,5 a 4 miliardi di euro, pubblici e privati, una parte gia’ stanziati o finanziati nel territorio, il progetto della Fondazione “Venezia capitale mondiale della sostenibilità”, il cui atto propedeutico è stato sottoscritto oggi nella città lagunare, alla presenza dei ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, nella giornata della Conferenza sul Clima al G20 Economia.

L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di un piano di interventi per la crescita sostenibile del territorio, in particolare il rilancio di Marghera come polo per la produzione di energie alternative, la riqualificazione urbana e la promozione del patrimonio artistico e culturale di Venezia. La città lagunare punta a diventare un centro di rilievo mondiale per il dibattito scientifico accademico e culturale sui temi della sostenibilità e Esg (Ambiente, Sociale e Governance), anche attraverso l’organizzazione di una “Biennale della Sostenibilità”. Fra i promotori le Università cittadine – Ca’ Foscari, Iuav, Conservatorio Benedetto Marcello, Accademia Belle Arti – e quella di Padova, la Fondazione Giorgio Cini, Snam, Generali, Eni, Confindustria Veneto e Boston Consulting Group. La sede della fondazione – ha annunciato il ceo Group di Generali, Philippe Donnet – sarà le Procuratie Vecchie in piazza San Marco, di cui è prossima la fine dei lavori di ristrutturazione. “Venezia – ha affermato l’Ad di Sna, Marco Alverà parlando di investimenti Esg, attenti ad ampiente, società e governance – può giocare un ruolo, essere un posto in cui si studia e promuove questo nuovo schema di gioco, dove si studiano metodologie per un 2050 carbon free”.

 

“Venezia: Brunetta, combinare obiettivo di salvaguardia a quello della vitalità della comunità”

“Occorre far superare all’ecosistema ambientale di Venezia la sfida epocale dei cambiamenti climatici, combinando obiettivi di salvaguardia del suo contesto fisico, urbs, con quelli di vitalità della comunità, civitas, depositaria della conservazione del patrimonio artistico”.

Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nella conferenza stampa di presentazione della costituenda Fondazione “Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità”.

 

“Venezia non è un museo ma deve guardare al futuro”

“Venezia non è un museo, non è soltanto eredità: è un esempio di sostenibilità per la sintesi unica di storia, ambiente, economia e tecnologia che rappresenta e che la rende un modello per il resto del mondo. Venezia deve tornare a essere città-mondo, con secoli di storia, di successo dell’equilibrio culturale, tecnologico, economico. Anche il ‘900 in parte è stato decadenza e in parte un secolo mirabile, anche di Porto Marghera. Erano le chiavi dello sviluppo del tempo. Oggi dobbiamo coniugare salvaguardia e rivitalizzazione ma guardando al futuro. Futuro vuol dire transizione green, digitale, inclusione e giustizia sociale. Servono residenti veri, gente in carne e ossa”.

 

G20, Brunetta: “A Venezia passaggio storico per maggior giustizia da multinazionali”

“Quello che è stato fatto negli ultimi giorni all’Arsenale segna un passaggio storico per la coesione e condivisione a livello internazionale, nel senso di una maggior giustizia per quello che riguarda il comportamento delle grandi multinazionali. Questo è il momento Italia, il momento Venezia. Venezia deve tornare a essere ‘città mondo’, città che rappresenta il mondo in questo particolare momento della sua storia. Deve essere la più antica città del futuro. Oggi dobbiamo coniugare salvaguardia e rivitalizzazione. Venezia non può essere solo un museo: deve essere economia, salvaguardia e futuro. Oggi è il momento dell’Italia con due ‘W’, Wembley e Wimbledon ma è anche il momento ‘V’, di Venezia”.

 

“Venezia luogo di decisione epocale”

“Da economista non posso che parlarne bene. Venezia è diventata luogo di una decisione epocale quindi grazie al governo italiano, grazie al G20 e grazie a Daniele Franco, straordinario ministro dell’economia e delle finanze”.

 

“A giorni grosse e positive novità per la città”

“Nei prossimi giorni ci saranno delle “grosse e positive novità per la città Venezia. Non anticipo nulla ma riguarderà Venezia, la sua vita, il suo futuro, la sua coesistenza, la legge speciale, le grandi navi, l’agenzia per Venezia, la strategia per il futuro. In questo, il governo avrà un ruolo centrale”.

 

“Di Venezia farne la più antica città del futuro, modello per il mondo”

“Venezia deve tornare a essere città-mondo, con i suoi secoli di storia, di successo dell’equilibrio culturale, tecnologico, economico. Ha rappresentato una sintesi straordinaria di cultura, democrazia, arte, economia, tecnologia. È una città-mondo non solo per le sue radici: può diventare la più antica città del futuro. Non vorrei dimenticare il Novecento: in parte per Venezia è stato decadenza, in parte un secolo mirabile, di evoluzione della città e dell’entroterra. Porto Marghera, energia elettrica, portualità: erano le chiavi dello sviluppo del tempo. Oggi dobbiamo coniugare salvaguardia e rivitalizzazione, pensando al futuro. Futuro vuol dire transizione green, digitale, inclusione e giustizia sociale. Oggi è il momento Italia con due W, Wembley e Wimbledon, ma anche con una V, Venezia. L’accordo siglato ieri all’Arsenale dai ministri dell’Economia del G20 segna un passaggio storico per la coesione e la coesistenza a livello internazionale, nel segno di maggiore giustizia per quanto riguarda il comportamento delle multinazionali. La Fondazione si inserisce in questo ‘momento Venezia’, nella direzione di una green economy a misura umana. Acqua e verde, passato e futuro, sviluppo e inclusione sociale. Perchè tutto questo non avrebbe significato se non volesse dire anche ripopolamento: residenti vivi, umani, sostenibili. Ecco il momento Italia, il momento Venezia. Venezia, la più antica città del futuro”.