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Caso Marò, tutti sposano la proposta di Tajani. Ma finora silenzio assoluto

 

India Ship Firing

 

Il governo di larghe intese guidato da Enrico Letta si è dimostrato fallimentare per molte ragioni. Prendiamo ad esempio la politica estera. Emma Bonino, titolare della Farnesina, ha agito poco e male in questo periodo, dimenticando questioni di rilevante importanza, come quella relativa al caso dei nostri due marò illegalmente trattenuti in India.

Latorre e Girone sono accusati di aver sparato ad alcuni pirati; tuttavia, i fatti avvennero in acque internazionali e non indiane. Dell’intricata vicenda provò ad occuparsi il governo tecnico di Mario Monti, con Giulio Terzi di Sant’agata che tentò mediazioni e strategie poi rivelatesi poco efficaci se, fino a qualche giorno fa, si brancolava nel nulla.

 

Buone notizie arrivano invece dall’Europa, grazie alla proposta di Antonio Tajani, vice presidente della Commissione europea. L’europarlamentare azzurro chiede l’interruzione degli accordi di libero scambio tra India ed Europa se i due marò saranno condannati a morte. Era il minimo che si poteva avanzare di fronte alla sacralità della vita, messa a rischio da una vicenda gestita male e nell’incertezza.

 

Ora che qualcosa sembra muoversi, in molti (anche tra coloro che si sono disinteressati del caso, quando invece dovevano gestirlo direttamente) plaudono alla proposta di Tajani. Tra questi ad esempio lo stesso Giulio Terzi, seguito a ruota da Emma Bonino, voluta dal Capo dello Stato alla guida della Farnesina.

 

Non sappiamo come andrà a finire il caso dei due marò, ci auguriamo per loro e per l’Italia che si chiuda questa triste pagina di storia. Ciò che invece resterà, sarà l’inattività sulla vicenda del governo Monti prima e di quello guidato da Enrico Letta poi. Per fortuna che Tajani c’è.

 

Angelica Stramazzi

TW@AngieStramazzi