Socialize

PA: CGIA, “NECESSARIA LA PRESENZA IN UFFICIO DI TUTTO IL PERSONALE. NON POSSIAMO PIÙ PERMETTERCI 1,5 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO DA CASA”

 

brunetta_venezia_sostenibilita

LEGGI LO STUDIO

DELLA CGIA DI MESTRE

Roma, 4 set. (Adnkronos) – “Sperando che nei prossimi mesi il Covid non ci riservi degli ulteriori colpi di coda, è necessario che la Pubblica Amministrazione possa contare sulla presenza in ufficio di tutto il personale. Sia perché abbiamo bisogno di una macchina statale che funzioni e riacquisti produttività sia perché non possono più esserci due pesi e due misure. Ovvero, lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”.

A sostenerlo è la Cgia di Mestre, commentando i dati di un rapporto dell’Ufficio Studi diffuso oggi.

“Al di là di ciò, quanti sono attualmente i dipendenti del pubblico impiego che lavorano da remoto ?”, chiede l’associazione degli artigiani. “Secondo il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, oltre il 50 per cento; stando ad alcune ricerche presentate qualche mese fa, invece, attorno al 30 per cento . Noi riteniamo maggiormente attendibile il dato fornito dal Ministro, anche se ci permettiamo di sottolineare che non possiamo più permetterci che un milione e mezzo circa di persone lavori da casa”, afferma la Cgia.

“Se, a pieno organico, nel periodo pre-Covid la nostra PA presentava livelli di soddisfazione del servizio reso tra i più bassi d’Europa, figuriamoci adesso. Intendiamoci, molti settori pubblici durante la pandemia hanno dimostrato livelli di efficienza straordinari, altri, però, hanno rallentato tremendamente – denuncia la Cgia – la velocità di erogazione delle prestazioni, ”spingendo” molti cittadini a rivolgersi al settore privato, cosicché molte persone sono state costrette a pagare due volte: con la fiscalità generale e saldando la fattura ricevuta per il servizio reso da un libero professionista o da un’ impresa”.