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IL MIO INTERVENTO ALLA CAMERA (Question Time)

 

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RIVEDI IL QUESTION TIME

 

 

PA: Brunetta, “Non obbligatorio, ma facoltativo e a termine lo scorrimento graduatorie concorsi per le amministrazioni”

“La questione dello scorrimento delle graduatorie è totalmente estranea a quella del conferimento degli incarichi ai sensi dell’art. 19, comma 6, del decreto legislativo n. 165 del 2001. Accostarle è del tutto improprio.
Partiamo dal primo punto. La normativa in materia di acceso al pubblico impiego prevede che le pubbliche amministrazioni abbiano la mera facoltà e non l’obbligo di scorrere le graduatorie concorsuali vigenti per assumere personale a tempo indeterminato. Oggi, peraltro, le graduatorie restano vigenti soltanto per i due anni successivi alla loro approvazione, nell’interesse delle amministrazioni e degli stessi idonei.
Il motivo è evidente. Poiché le esigenze delle amministrazioni evolvono nel corso del tempo, rendere obbligatorio lo scorrimento potrebbe non soddisfare il fabbisogno: anche a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le amministrazioni potrebbero avere l’esigenza di assumere personale con competenze nuove e diverse rispetto a quelle prospettate inizialmente.
Voi citate come esempio il concorso per 175 dirigenti dell’Agenzia delle Entrate. Ma si tratta di un concorso bandito nel 2010, durato anni e anni. Parliamo di posizioni bandite oltre un decennio fa! È evidente che i candidati di allora non sono gli stessi di oggi. Perché obbligare l’Agenzia ad assumerli, dunque?
Lo scorrimento delle graduatorie risponde prima di tutto a un principio di economicità, che non deve prevalere a scapito della meritocrazia, né delle esigenze concrete delle amministrazioni.
Aggiungo, a scanso di equivoci, che gli idonei di un concorso non sono assimilabili ai vincitori. All’idoneità non consegue un diritto all’assunzione.
Reclutare non significa riempire posti, ma scegliere le persone migliori per far funzionare l’amministrazione. Sempre nel doppio interesse: dell’amministrazione e dei candidati”.

Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in risposta al question time sullo scorrimento delle graduatorie dei concorsi, in corso alla Camera dei deputati, che ha proseguito: “Lo scorrimento delle graduatorie è, dunque, una mera facoltà che presuppone profili professionali perfettamente sovrapponibili e attualità dei requisiti posseduti. Una facoltà che tale deve rimanere”.

“All’idoneità non consegue un diritto all’assunzione, potrei finire qui. Alla sua domanda, no, un no grande quanto una casa. Questo è l’antitesi rispetto al merito, l’antitesi rispetto all’efficienza, l’antitesi rispetto ai diritti di chi partecipa a un concorso, rispetto ai diritti delle amministrazioni di avere il personale più qualificato e più idoneo rispetto al momento del bando dei concorsi. Poi, per quanto riguarda il Portale, sì, nel Portale vengono pubblicate le liste degli idonei che con le caratteristiche dette possono essere utilizzate da tutte le amministrazioni” ha concluso Brunetta.