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Legge di bilancio, ministri Fi: “Si inverte rotta. Stop assistenzialismo, ora obiettivo crescita”

 

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“La legge di bilancio per il 2022 del Governo Draghi segna uno spartiacque. Dalle politiche della domanda per fronteggiare la crisi economica scaturita dalla pandemia da Covid-19 – necessariamente assistenzialistiche: sussidi, ristori, liquidità – si sposta il focus verso le politiche dell’offerta: il sostegno ai fattori della produzione attraverso la riduzione delle tasse e il ridimensionamento dei bonus.

È un cambio di prospettiva radicale, condotto con la dovuta gradualità: dopo i 200 miliardi di spesa incrementale per contrastare gli effetti nefasti del coronavirus sull’economia italiana, si torna a misure per favorire la crescita strutturale. Misure che si aggiungono al booster degli investimenti rappresentato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel segno della responsabilità e del migliore europeismo.

Rientrano in questo quadro anche la revisione del reddito di cittadinanza e la riforma di Quota 100, indispensabili per garantire equilibrio tra un welfare attento ai bisogni dei cittadini e la solidità e sostenibilità della finanza pubblica. Revisioni che possono contribuire a rafforzare la ripresa in atto.

Alla sfida di mantenere la crescita a livelli inediti per l’Italia (+6% nel 2021), la delegazione di Forza Italia al Governo ha dato un contributo decisivo, distinguendosi per pragmatismo, concretezza dei contributi, qualità delle proposte e capacità di mediazione. Dal pubblico impiego al Sud, fino a legame saldo e proficuo con Regioni ed enti locali, i ministri di Forza Italia hanno tenuto la barra dritta sulla linea liberale ed europeista, consapevoli del momento decisivo per le sorti del Paese, delle opportunità da cogliere e delle transizioni da governare con saggezza, responsabilità e lungimiranza.

A ispirarci nell’azione di governo è stato il “credo laico” di Forza Italia: il primato della coscienza come fondamento del primato della persona sullo Stato, il fondamento della libertà come responsabilità. Il liberalismo è la libertà come responsabilità e la responsabilità come libertà. È il principio che abbiamo difeso sostenendo da subito, con fermezza e compattezza, la soluzione del green pass, che ha fatto dell’Italia un modello per l’Europa e per il mondo.

Per tutto questo, il nostro Paese è guardato con sempre maggiore attenzione dagli investitori esteri, che hanno già mostrato in questi mesi fiducia nella leadership di Mario Draghi e nel cambio di passo impresso dal Governo. I capitali stanno tornando e rappresenteranno un ulteriore sostegno per una crescita forte e duratura nei prossimi anni.

L’urgenza, adesso, è non interrompere il riformismo europeista di Draghi e del suo Governo. Le preoccupazioni già affiorano, alimentate dall’eterno ritorno delle rivendicazioni di corto respiro, che spingono verso l’assistenzialismo e non verso la crescita. Il nostro impegno deve essere indirizzato a sostenere responsabilmente le riforme e gli investimenti per assicurare al Paese il boom prolungato che adesso è a portata di mano. Non vogliamo più essere il malato d’Europa.

Con la manovra il Governo traccia un quadro di medio termine all’interno del quale dare certezza alle famiglie e alle imprese e sostenerne le scelte di investimento sul futuro”.

Così, in una nota congiunta al termine del Cdm, i tre ministri di Forza Italia Renato Brunetta, Mara Carfagna e Mariastella Gelmini.