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IL MIO INTERVENTO AD ANITEC-ASSINFORM – Brunetta: “Sul Procurement Pubblico del Digitale serve autocritica di Pa e imprese ICT: ora alleanza per migliorare i servizi”

 

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Brunetta: “Sul procurement pubblico del digitale serve autocritica di Pa e imprese. Ora alleanza per migliorare i servizi”

“Le necessità che avete rilevato nel rapporto che presentate oggi – “Procurement Pubblico del Digitale: dal Planning all’Execution” – sono reali: una maggiore flessibilità nella programmazione di acquisti tecnologici; una condivisione dei dati tra le stazioni appaltanti al fine di velocizzare il processo dall’affidamento alla definizione del contratto; l’aumento di competenza nel project management”. Lo ha sottolineato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’evento promosso da Anitec-Assinform “il procurement pubblico del digitale per la trasformazione del Paese”. “Serve innanzitutto un’autocritica, nostra e vostra”, ha affermato il ministro. “Molti errori sono stati commessi in passato dalla Pubblica amministrazione, ma anche dai nostri fornitori. Fin dagli anni Novanta tutte le amministrazioni si sono impegnate nel processo di acquisto della tecnologia. Ma l’approccio della Pa è apparso simile a quello di una partita di ragazzini che corrono tutti dietro la palla e si spompano rapidamente. Senza strategia, senza schemi, senza programmazione. Unico obiettivo è la palla, l’affare: vendere e comprare. Il nostro goal è stato per anni quello di riuscire a spendere il budget. Non è andata bene. Questo sistema, necessariamente debole, è stato messo a dura prova dalla pandemia. Anche voi vi siete rivolti alla Pa più come a un cliente da sfruttare che a un partner paritario. Adesso, con il governo Draghi, con il Next Generation Eu, con il Pnrr, abbiamo l’occasione per cambiare tutto”. “Il Procurement Ict – ha continuato Brunetta – è un elemento strategico di politica industriale. La programmazione della domanda di tecnologia da parte della Pubblica amministrazione determina ricadute positive nel settore delle imprese tecnologiche del Paese e dell’Europa, sprona le aziende a sviluppare competenze oggi necessarie per la trasformazione digitale della Pa e anche per la transizione ecologica. Questo strumento ha necessità di correre veloce, come corre veloce la tecnologia e come corrono veloci i fondi del Pnrr”. La conclusione del ministro: “Serve un’alleanza tra la Pa e la sua domanda, il suo procurement, e il mondo delle imprese. Basta correre tutti dietro la palla, infantilisticamente. Perché una partita sia bella bisogna che le due squadre giochino bene. Io voglio vedere una partita bella. Servono efficienti e intelligenti schemi di gioco. Ne trarremo tutti vantaggio”.

 

Brunetta: “Uso tecnologia ancora frenato, cruciale formazione”

“Siamo consapevoli della fatica che ancora oggi si fa nell’utilizzo da parte di amministrazioni di documenti digitali e fascicoli informatici come modalità ordinaria di gestione del procedimento amministrativo”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’evento promosso da Anitec-Assinform “Il procurement pubblico del digitale per la trasformazione del Paese”. “Esiste ancora un freno all’uso della tecnologia – ha sottolineato il ministro – e non basta immaginare e realizzare procedure telematiche per gli acquisti. Occorre fare sì che vengano utilizzate da tutte le amministrazioni. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale la formazione, che insieme a Formez e SNA sto rilanciando con forza e dedizione. Soprattutto formazione della dirigenza responsabile di innescare i processi di cambiamento e del cambio di mentalità nel rapporto tra lavoro e uso della tecnologia. Abbiamo a disposizione quasi un miliardo in cinque anni per formare i 3,2 milioni di dipendenti pubblici. Partiremo proprio dalla formazione digitale”.

 

Brunetta: “Non solo appalti tradizionali, in questa fase puntare anche sugli appalti innovativi”

“Nel vostro report toccate un tema a me caro, l’innovazione. Come sottolineate, ‘il Codice dovrebbe individuare percorsi privilegiati per i fornitori che innovano e che presentano elevati livelli di specializzazione’. Lo credo anche io”. Lo ha affermato Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, intervenendo all’evento promosso da Anitec-Assinform “Il procurement pubblico del digitale per la trasformazione del Paese”. “Esiste uno strumento per sostenere l’innovazione. Oltre all’approvvigionamento tradizionale, ci sono metodi di acquisto che incoraggiano le amministrazioni a richiedere direttamente l’innovazione, sotto forma di beni e servizi innovativi o di ricerca e sviluppo, gli appalti pubblici innovativi. In una fase economica caratterizzata da scarsità di risorse disponibili, la domanda di innovazione può contribuire a migliorare la fornitura di servizi pubblici utilizzando meno risorse, affrontando allo stesso tempo sfide sociali complesse, guidando il processo di cambiamento tecnologico anche verso obiettivi socialmente condivisi. Gli appalti pubblici innovativi possono essere un catalizzatore per l’innovazione delle città”.

 

Brunetta: “Basta vessare le imprese: i controlli saranno programmati”

“Ieri, nel disegno di legge sulla concorrenza, in Consiglio dei ministri abbiamo approvato anche una delega per semplificare e razionalizzare i controlli sulle imprese. Tutti legittimi, ma spesso caratterizzati da un’insopportabile ossessività, quasi a voler vessare il mondo delle imprese”. È quanto ha affermato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’evento promosso da Anitec-Assinform “Il procurement pubblico del digitale per la trasformazione del Paese”. “Ora invertiamo la rotta. Prima di ogni controllo ci sarà una telefonata per programmarlo, specificarne la natura, individuarne i contenuti e i documenti necessari, i giorni in cui arriverà, le risorse umane di cui avrà bisogno. Non ci saranno divise o mitragliette in vista. I controlli avverranno nel rispetto reciproco. Poche parole: civiltà, gentilezza e cortesia”.