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PIL: BRUNETTA, “LA RIPRESA È STRUTTURALE. AVANTI CON GREEN PASS E VACCINI, ORA RIFLESSIONE SULLO STATO DI EMERGENZA”

 

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“Da semplice rimbalzo a espansione strutturale. Avevamo ragione noi quando affermavamo, ben prima di altri, che la crescita economica si sarebbe attestata nel 2021 a un livello superiore al 6%. Con le previsioni d’autunno la Commissione europea oggi stima, infatti, una crescita del 6,2% per il 2021 e del 4,3% per il 2022. Il riconoscimento, adesso unanime, della solidità di questa maggior crescita trova evidenza nei dati dell’economia reale, che dimostrano come tanto il trend della produzione industriale, che continua a essere estremamente positivo, quanto la forte ripresa del settore dei servizi in generale, e in particolare del terziario urbano, siano il traino a questa crescita. Il terziario urbano, il settore più colpito dai ripetuti lockdown, è tornato a crescere grazie alle riaperture delle attività commerciali e alla ritrovata libertà di movimento.

Con un finale d’anno che potrebbe portare in dote un boom dei consumi natalizi, rispetto al fiacco Natale 2020, boom indotto anche dalla spesa di parte dei 200 miliardi di maggiori risparmi accantonati dalle famiglie italiane durante la pandemia, l’effetto trascinamento sul Pil del 2022 potrebbe essere, anch’esso, superiore alle attese, portando il tasso di crescita più vicino al 5% invece del 4,3% stimato dall’Unione europea.

Tutto questo è stato possibile anche, forse soprattutto, grazie alla decisione del Governo Draghi di introdurre il green pass. Proseguire con questa strategia di politica sanitaria ed economica è, quindi, la cosa giusta da fare. Bisogna adesso dare vigore e continuità al programma di vaccinazione puntando al richiamo vaccinale per chi ha già ricevuto due dosi, in maniera da garantire e rafforzare l’immunizzazione degli italiani anche per i prossimi mesi invernali.

Di pari passo, è, altresì, opportuno avviare subito una riflessione sull’utilizzo dell’istituto giuridico dello “stato di emergenza”, che è in scadenza il 31 dicembre 2021 e che, in base al Codice della Protezione civile, non può durare oltre 24 mesi e, quindi, non può superare la data del 31 gennaio 2022. Alla luce dei successi sanitari ed economici ottenuti dall’Italia serve, pertanto, un nuovo paradigma che definisca un perimetro giuridico entro il quale il Governo possa declinare la sua azione, orientata stavolta più a principi di precauzione che di emergenza. Scriviamo una pagina nuova”.

Lo sottolinea in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.