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PA: SORPRENDONO LE PAROLE DI BONOMI, GRAN PARTE DELLE RIFORME GIÀ OPERATIVE

 

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Francamente sorprendono le dichiarazioni odierne del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che invoca le riforme attese in Italia da 30 anni, a partire da quella della Pubblica amministrazione, non valutando appieno ciò che in pochi mesi il Governo Draghi ha già realizzato. Bonomi chiede una Pa “al passo con i tempi, di supporto a imprese e cittadini, non un mostro burocratico da temere”. Ebbene, forse è sfuggito al presidente Bonomi che, sin dal suo insediamento, l’Esecutivo lavora senza sosta all’eliminazione di zavorre, lacci e lacciuoli che possano rallentare gli investimenti pubblici e privati e che gran parte della riforma della Pa prevista nel Pnrr è già operativa. Non è sfuggito affatto, invece, alla Commissione Ue, che ha autorizzato l’anticipo di 25 miliardi di euro dei fondi europei proprio dopo l’approvazione, prima della pausa estiva, delle due leggi sulla semplificazione e sulla modernizzazione della Pubblica amministrazione, prima milestone del Piano. Leggi che si sono aggiunte alla riforma dei concorsi pubblici per rinnovare e riqualificare il capitale umano della Pa, varata ad aprile, e che, peraltro, hanno recepito molte delle istanze del mondo imprenditoriale: l’accesso semplificato al superbonus 110% attraverso il modulo Cila, i tempi drasticamente ridotti per ottenere la Via e realizzare la banda ultralarga, l’accelerazione delle opere strategiche, lo stop al blocco dei cantieri in caso di ricorsi al Tar, il potenziamento del silenzio assenso e dei poteri sostitutivi, la riforma delle carriere pubbliche anche per favorire l’osmosi di competenze e professionalità tra pubblico e privato, il rafforzamento della capacità amministrativa attraverso procedure rapide di reclutamento del personale per i progetti Pnrr.

Anche con l’ultimo Ddl concorrenza abbiamo risposto a una richiesta delle imprese, mai finora soddisfatta: quella di razionalizzare i controlli routinari delle amministrazioni sulle attività produttive per renderli più efficaci e meno vessatori. Non solo. Nella Pa è stato disposto il rientro in presenza dei dipendenti dal 15 ottobre proprio per garantire servizi più efficienti e rapidi per cittadini e imprese, superando lo smart working emergenziale. Al tempo stesso, stiamo completando la digitalizzazione del front office e del back office degli Sportelli unici per le attività produttive (Suap) e degli Sportelli unici per l’edilizia (Sue) per assicurare regole standard e pratiche digitali finalmente più rapide.

Se il presidente di Confindustria lo vorrà, il ministro Brunetta e i tecnici del Dipartimento della funzione pubblica sono a disposizione per un seminario in cui approfondire tutte le novità già operative nei rapporti tra Pa e imprese e discutere delle possibili proposte migliorative. Tutto nella comune consapevolezza che la ripresa economica italiana non sarebbe stata possibile a questi ritmi senza la formidabile campagna vaccinale e la lungimirante strategia del green pass, diventata un modello per l’Europa, e, più in generale, senza il clima di fiducia e le solide relazioni internazionali che il Governo Draghi ha saputo costruire.