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LA MIA INTERVISTA A ’24 MATTINO’ (Radio24)

 

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RIASCOLTA L’INTERVISTA

 

Brunetta: “Conferma Mattarella-Draghi è l’anti-Gattopardo: non cambiare una squadra vincente per cambiare l’Italia” Quanto avvenuto con la rielezione di Sergio Mattarella alla presidenza della Repubblica “è l’anti-Gattopardo: non cambiare una squadra vincente per cambiare l’Italia. Oggi l’Istat dirà che la crescita nel nostro Paese l’anno scorso è stata del 6,5%. L’Italia è stata la locomotiva d’Europa insieme alla Francia. Questo è un fatto reale, come i circa 50 milioni di vaccinati, l’aumento dell’occupazione e della produzione industriale, le riaperture. Merito degli italiani, delle famiglie, delle imprese, ma anche, in maniera determinante, del Governo”. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in un’intervista a 24 Mattino su Radio 24. “Io pensavo che Draghi sarebbe potuto andare al Quirinale”, ha sottolineato Brunetta. “I partiti hanno preferito la sicurezza di Draghi a Palazzo Chigi. Allora rimaneva soltanto l’altra sicurezza, quella di Mattarella al Colle. Era la soluzione ottimale”. Per il ministro, la tesi di un Governo indebolito non sta in piedi: “A me sembra il contrario: i partiti, alla fine, si sono rifugiati nella coppia vincente Mattarella-Draghi”.

 

Brunetta: “Cultura di questo Governo è quella delle tre famiglie che hanno costruito Italia ed Europa: popolare, liberale e socialista” “Alcuni mesi fa avevo ricordato che le culture politiche che hanno fatto l’Europa e le democrazie dei singoli Stati nel secondo dopoguerra erano le famiglie liberale, popolare e socialista. Io penso che la cultura di governo in Italia sia la cultura che appartiene a questi tre filoni storici. Non vedo altre strade, sovraniste, nazionaliste, populiste. La nostra è la cultura popolare, atlantista, europeista. Altre culture, pur legittime, non hanno costruito l’Europa né la democrazia italiana”. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in un’intervista a 24 Mattino su Radio 24. “Draghi è un liberal socialista. Mattarella è uno straordinario cattolico popolare. Il Governo è un Governo in cui c’è anche la componente importante della Lega. Io penso che sia un Governo forte, e penso che ora sia ancora più forte. La coppia Mattarella-Draghi è vincente”.

 

Brunetta: “Crescita al 6,5% nel 2021 fa ben sperare per quest’anno: possiamo più che recuperare tutto il Pil perso nel 2020” Per inflazione e caro energia “il Governo è preoccupato, come lo sono l’Europa e il mondo. Non conosciamo ancora la gittata del fenomeno: potrebbero essere delle fiammate, delle bolle. Gli analisti sono divisi. Io credo che con la primavera, con la minore esigenza di energia e di gas, cali la pressione e calino anche i prezzi. Però bisogna controllare che non ci sia una pancia, una flessione momentanea nel processo di crescita. Se il +6,5 del 2021 dà un trascinamento molto consistente e ci porta oltre il 4%, verso il 4,5%, nel 2022, avremo avuto nel biennio un +11%, circa due punti in più di quello che abbiamo perso nel 2020, l’anno più tragico della pandemia”. Lo ha sottolineato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in un’intervista a 24 Mattino su Radio 24.

 

Brunetta: “Rispettare Pnrr significa ricevere fino alle prossime elezioni 88 miliardi di euro: irresponsabile interrompere il percorso” “Fino alle prossime elezioni politiche, rispettando il Pnrr l’Italia riceverà in tutto 88 miliardi di euro. Questo è il compito del Governo, della coppia vincente Mattarella-Draghi: portare fuori strutturalmente l’Italia dalla crisi, facendo le riforme e completando, alla scadenza del mandato del Governo, i 180 obiettivi previsti sugli oltre 500 da raggiungere fino al 2026. Tutte le riforme strutturali mai fatte: giustizia, pubblica amministrazione, digitalizzazione, liberalizzazioni. Interrompere un sogno di questo tipo mi sembrerebbe irresponsabile”. Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24. “L’Europa è entusiasta di ciò che abbiamo fatto nel 2021 ed è anche soddisfatta della riconferma della guida duale Mattarella-Draghi. Non ci sarà un taglio delle risorse europee per troppo successo. L’Europa ci guarda con grande attenzione e ci riconosce credibilità, stabilità e reputazione. Ci stanno ammirando. È un’Italia mai vista. Per questo squadra che vince non si cambia”.