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La mia intervista a “Il Sorpasso” – Rai Isoradio

 

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RIASCOLTA L’INTERVISTA

 

 

COVID: BRUNETTA, “CON LA PRIMAVERA POTREMO DIRE ADDIO ALLE FASI PIÙ TRAGICHE DELLA PANDEMIA”

“Il virus sta diventando meno patogeno. La variante Omicron, come era ampiamente previsto, anche grazie ai vaccini e soprattutto alla terza dose, sta diventando simile a un raffreddore. La sua diffusione ha portato alla diminuzione del numero dei contagi, alla loro sostenibilità dal punto di vista dell’ospedalizzazione e del ricovero in terapia intensiva e, quindi, tendenzialmente, a un numero minore di morti e a un’evoluzione positiva delle dinamiche pandemiche”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Monica Setta a “Il Sorpasso” su Rai Isoradio.

“Quello che conta ora è il coefficiente RT, che è sceso sotto l’unità. Vuol dire che una persona contagiata ne contagia meno di una, che la dinamica pandemica regredisce. Credo sia probabile che avremo già a fine mese dei risultati straordinari e, con la buona stagione, potremo pensare a una riapertura pressoché totale. Anche se è vero, come dice il ministro Speranza, che bisogna stare sempre all’erta e non abbassare la guardia, si vede finalmente la luce in fondo il tunnel. Stiamo andando verso la primavera e, con la primavera, penso che potremo dire addio alle fasi più difficili, più cruente, più dolorose, più tragiche di questa pandemia che dura da due anni. Abbiamo resistito due anni. Bravi gli italiani, bravi gli infermieri, i medici, tutto il personale sanitario. E forse va riconosciuto che qualche decisione buona l’ha presa anche il Governo: sia il Governo Conte sia il Governo Draghi”.

 

UCRAINA: BRUNETTA, “SPERIAMO CHE IL BUON SENSO PREVALGA”

“Gli italiani in queste ore hanno un animo diviso. Da un lato si accorgono che sta finendo la tragedia dei virus, dei lockdown, della pandemia. Dall’altro lato hanno – abbiamo – l’animo pesante, perché la guerra è alle nostre porte. E cominciare a vedere sotto pressione popoli straordinari vicini a noi, come il popolo ucraino, vedere i carri armati, le accuse reciproche, la comunità internazionale che si mobilita, i colpi d’arma da fuoco, tutto questo risveglia bruttissimi ricordi. Perché nel 2022 ancora le minacce, i carri armati, le sanzioni? Questa umanità è così masochista? Nessuna nazione è omogenea al suo interno. L’Europa è un continente di minoranze. Ma non per questo si devono risolvere i contrasti con la guerra”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Monica Setta a “Il Sorpasso” su Rai Isoradio.

“Ecco, questo è il malessere che oggi tutti noi sentiamo. Abbiamo la diplomazia. Speriamo che il buon senso prevalga. Oggi il presidente Draghi è stato molto determinato nel difendere quel Paese sovrano che è l’Ucraina dalle minacce della Russia. Stiamo uscendo dall’incubo della pandemia e dall’incubo della crisi economica, stiamo combattendo con altri problemi, legati al caro energia e all’inflazione, frutto anche del rimbalzo, e ci ritroviamo con l’incubo della guerra. E la guerra non è un problema che si può risolvere: è un male in sé”.

 

PA: BRUNETTA, “PRATICHE BUROCRATICHE SARANNO TRACCIABILI COME I PACCHI DI AMAZON”

“Nel 2022 100mila persone saranno assunte nella Pubblica amministrazione e andranno a cambiare in meglio la nostra Pa. La renderanno più giovane, più preparata, più gentile. Presto ci sarà più trasparenza. Possibile che oggi possiamo tracciare un pacco che ordiniamo online, ma non riusciamo a sapere a che punto è una pratica? Io vorrei che fosse tutto tracciabile come avviene con Amazon, con il pacco che ci arriva a casa. E non voglio sapere soltanto dov’è il pacco, ma anche chi è il responsabile del procedimento. Tra qualche mese tutto questo sarà legge e diventerà possibile”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervistato da Monica Setta a “Il Sorpasso” su Rai Isoradio.

“La Pubblica amministrazione è per tutti. Lavoro perché sia gentile, efficiente, dalla parte delle famiglie e delle imprese. La Pubblica amministrazione non è un grazioso regalo: è il nostro ospedale, la nostra scuola, il nostro poliziotto, il nostro burocrate di fiducia. La Pa siamo noi”.