Socialize

Il mio intervento – Relazione 2021 del Cnel sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pa ai cittadini e alle imprese

 

b59c2e56-8c27-4bd8-b718-ce4ad52768ff

 

PA, BRUNETTA: “CAPITALE UMANO AL CENTRO DELLA RIVOLUZIONE IN CORSO NELLA PA. SBLOCCATI CONTRATTI, ASSUNZIONI E FORMAZIONE”

“La Relazione del Cnel riconosce l’investimento sul capitale umano pubblico avviato con decisione nel 2021 e proseguito nel 2022 con il lancio di un grande piano strategico di formazione per tutti i dipendenti pubblici, che ha a disposizione due miliardi di euro fino al 2026 e insiste molto sul potenziamento delle competenze digitali, in collaborazione con le più grandi piattaforme tecnologiche mondiali. Potremmo parlare di un capitale umano in ‘mutazione strutturale’ perché abbiamo sbloccato il turnover e i concorsi, rendendo disponibili 45mila posizioni soltanto nella seconda metà del 2021, perché abbiamo rinnovato i contratti di lavoro, perché abbiamo consentito alle amministrazioni locali di tornare ad assumere e dotarsi di nuovo di tutto il capitale umano di cui hanno bisogno, sia per le attività ordinarie di reclutamento sia per quelle straordinarie necessarie per attuare il Pnrr”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla presentazione della Relazione Cnel 2021 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini.

“Deve ancora partire l’onda di reclutamenti a termine in funzione degli investimenti del Piano”, ha continuato il ministro. “Sono state calcolate più di un milione di unità di lavoro a tempo determinato nell’arco dei prossimi cinque anni legate agli investimenti, a partire da quelli infrastrutturali, di rete, digitali. Il capitale umano, quello stesso capitale umano che ha dimostrato come nei momenti difficili non si possa prescindere dallo Stato e dalle sue articolazioni, è al centro della rivoluzione in corso nella Pubblica amministrazione”.

 

PA: BRUNETTA, “SEMPLIFICAZIONI PARTANO DALLA DISABILITÀ, INNOVAZIONE E DIGITALIZZAZIONE NON DEVONO AGGIUNGERE BARRIERE”

“Non possiamo prescindere dalla customer satisfaction, dalla soddisfazione di cittadini e imprese nei confronti dei servizi offerti dalle amministrazioni. Entro il 2026 il Dipartimento della funzione pubblica deve provvedere alla semplificazione di 600 procedure complesse che impattano sull’edilizia, sull’ambiente, sugli appalti, sulla vita quotidiana delle famiglie. Seicento procedure legare a tutti i gangli della vita economica e sociale del Paese. Io ho dato un’indicazione di priorità: partiamo dalla disabilità, partiamo dagli anziani, partiamo da chi non ha in mano la possibilità affrontare o gestire la transizione digitale, di usare i servizi digitali. Rendiamo neutrale la disabilità nei confronti dell’accesso ai servizi pubblici: non ci deve essere differenza, non ci deve essere sovraccarico. L’innovazione non deve essere per pochi, non deve aggiungere barriere”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo alla presentazione della Relazione Cnel 2021 al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini.

“Il dovere di partire dai più deboli vale anche per le imprese. Dobbiamo pensare al mondo delle imprese piccole e piccolissime, che non hanno la capacità di gestire le grandi masse di competenze che servono alla transizione digitale. Dobbiamo avere questa attenzione speciale, perché nessuno rimanga indietro. Si fa innovazione, innovazione sociale, solo se la si fa tutti insieme, dimostrando una grande capacità di giustizia sociale”.